L’Anpi di Catanzaro, com’è ormai di consuetudine, organizza molte manifestazioni prima e dopo il 25 aprile.
Oramai da più di 10 anni l’appuntamento è sul lungomare, assieme ad altre associazioni tra cui Uisp e la CIGL con l’obiettivo comune di ridare un senso ad una giornata di celebrazione il quale molto spesso viene minimizzata dalle nostre parti. E pensare che”Il meridione ha dato un contributo notevole alla lotta di resistenza”, come ha tenuto ad affermare Mario Vallone, presidente dell’Anpi di Catanzaro.
Sono invece tanti i giovani che si sono recati manifestazione per questa giornata di anniversario del 25 Aprile, nel quartiere marina di Catanzaro. Non solo bambini, ma anche tanti i ragazzi, dai 15 anni in su, che hanno scelto di commemorare questa giornata.
Tra i tanti presenti c’è un partigiano, Carlo Manente, il quale non si è mai perso una manifestazione e che ha ribadito l’importanza di ricordare il 25 aprile così: «Il nostro paese, pur avendo raggiunto traguardi importanti, è ancora molto al di là dal professarsi libero e indipendente nel pensiero. Ma siamo contenti della risposta giovanile, perchè saranno le nuove generazioni che si faranno portatrici della memoria di una data storica fondamentale per l’Italia».
L’Uisp Catanzaro ha organizzato per questa ricorrenza una staffetta singolare composta da bambini, giovani, anziani, partigiani e migranti ed aperta a chiunque altro volesse partecipare. Gli staffettisti si scambiano una copia della Costituzione invece del testimone, per ricordare che la Carta Costituzionale fu scritta nel 1947 con il contributo di tutti. Il traguardo della staffetta sarà posto simbolicamente al porto di Catanzaro.
Anche l’ordine per il passaggio della Carta Costituzionale è simbolico. Il primo staffettista è Ibrahim, un ragazzo di origini senegalesi che, scappato dalla guerra anche lui, è arrivato in Calabria con un barcone, dopo una serie di storie tragiche alle spalle. Simbolicamente il partigiano Carlo Manenti gli consegnerà la Costituzione e sarà un momento toccante.
Tra i partecipanti c’è stato anche un ragazzo disabile che ha avuto un incidente alla gamba e cammina con una protesi. La sua partecipazione sta a dimostrare che in realtà la disabilità non esiste se veramente si ha lo stimolo per andare avanti e raggiungere i propri obiettivi.
La peculiarità della manifestazione, come accennato, è l’altissima presenza di giovani. Tanti i ragazzi, presenti, consapevoli delle ragioni di questa giornata.
La nota dolente, invece, è l’assenza delle istituzioni. Forse siamo stati l’unica città a non avere nessuna istituzione o autorità a presenziare alla manifestazione. Il che dovrebbe far riflettere.