Riceviamo e pubblichiamo nota stampa Avv. Danilo Sorrenti
La chiusura del Bar all’interno del palazzo di Giustizia di Catanzaro non è dipesa dal
gestore, l’imprenditore Francesco Chirillo, ma dovuta esclusivamente alla naturale
scadenza del contratto di locazione con richiesta preventiva da parte del Comune di
Catanzaro, proprietario dell’immobile, di volerne rientrarne in possesso al fine di
procedere a nuova gara.
Tale precisazione si rende necessaria per fugare ogni dubbio in merito alle illazioni
circolate in questi giorni in città, secondo le quali la chiusura di tale attività sarebbe
riconducibile a difficoltà economiche del sig. Chirillo.
Nulla di più falso!
Il sig. Francesco Chirillo, infatti, oltre ad essere presidente di Confesercenti e
presidente di Promocatanzaro (azienda speciale per la promozione dello sviluppo
presso la Camera di Commercio di Catanzaro) è titolare di molteplici e floride attività
economiche.
Le aziende riconducibili al sig. Chirillo sono in continua crescita e rappresentano una
realtà imprenditoriale solida ed affidabile, tant’è che a breve grazie alla sua
lungimiranza “sbarcherà” in Calabria uno dei più grossi marchi mondiali di
abbigliamento.
Ad ulteriore riprova dell’infondatezza delle voci circolate in questi giorni è opportuno
anticipare che il sig. Chirillo parteciperà al nuovo bando che gli uffici comunali stanno
predisponendo per l’affidamento del Bar del Tribunale di Catanzaro.