CATANZARO, 25 GIU 2017 – I bambini come soggetti di diritti e non come oggetti inascoltati, sono stati al centro del dibattito sulla rete a sostegno del bambino fragile, il complesso di iniziative e progetti promossi negli ultimi 2 anni dalla rete, appunto, formata dalle associazioni Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore, Medici Cattolici – sezione di Catanzaro Squillace, Acquamarina, Sassolini, Multicolore e Misericordia, con il sostegno di Fondazione con il Sud.
Venerdì, presso il teatro comunale, sono stati presentati i risultati della rete: continuerà a operare per i minori, ma, per Daniela Fulciniti, presidente dell’Associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore, le associazioni di volontariato non possono sostituire le istituzioni che, per il sociale, dovrebbero fare programmazione. Dopo i saluti delle autorità, gli interventi dei relatori sono stati intervallati dalle letture dei bambini e dei ragazzi e da alcuni momenti musicali. In serata, lo spettacolo di Piero Procopio: i proventi sosterranno il progetto Ospedale Allegro.
Le relazioni sulle iniziative sono state curate da Stellario Capillo (chirurgo pediatrico), Filomena Monica Paone (assistente sociale), Bruna Marozzo (psicologa), Rosario Russo (medico chirurgo), Alessandra Mercantini (mediatrice familiare) e Stefania Figliuzzi (avvocatessa), impegnati nel sociale: i relatori hanno parlato di interculturalità, ospedale a misura di bambino, rapporto genitori-figli, cyberbullismo e caso blu whale. All’incontro, moderato da Rita Paonessa, sono intervenuti Daniela Fulciniti, presidente dell’Associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore, Gianfranco Rossi, già presidente della stessa associazione, Talarico per il gruppo dei Medici Cattolici, Licia Aquino, presidente di Acquamarina e Rosario Russo per l’associazione Sassolini. Hanno portato i loro saluti il dottore Pelle, le forze dell’ordine, l’assessore Celestino e il presidente del Centro Servizi Volontariato di Catanzaro Cuomo.
I bambini incontrati nei mesi scorsi sono stati rappresentanti da Giulia, Giorgio, Gabriele, Aurora e Danil. Per i ragazzi, sono intervenuti Marilisa, Marta, Alessia e Alessandro. Per gli intermezzi musicali, hanno cantato Mari Sol, Janette e Donna. La giornata si è conclusa con la commedia di Piero Procopio e Rossella Petrillo, ‘U figghju ‘e tutti’ messa in scena dall’associazione Hercules e aperta da Saverio De Filippo, Vittorio Zofrea e Chiara Troiano con il pre-show ‘Proviamo a ridere riflettendo’.
Gli organizzatori ringraziano quanti hanno partecipato, il Bar Mignon, il ristorante La Lanterna, Comat, BlueKids, Fratelli Cosentino e Fratelli Ranieri.
I risultati della rete – Nei mesi scorsi sono stati raggiunti 2736 assistiti provenienti da tutta la regione, con età compresa tra 0 e 70 anni. Comun denominatore delle iniziative è l’ascolto dei minori e delle loro famiglie, attraverso i colloqui, questionari, le libere riflessioni e i lavori dei bambini nei laboratori, lo sportello multidimensionale attivato presso l’atrio di pediatria (ospedale Pugliese-Ciaccio).
Le attività sono state curate da circa 60 professionisti e 40 volontari formati ad hoc, nel complesso promuovono l’interculturalità, il diritto alla salute e ai servizi d’assistenza, la prevenzione dei disagi, il supporto alla genitorialità. I servizi per i minori comprendono la linea telefonica ‘filo diretto per l’infanzia’, i laboratori socio-educativi, la prevenzione del disagio adolescenziale e quella fatta attraverso l’educazione alla salute. Inoltre, per le famiglie con fragilità, viene offerto supporto materiale, psicologico e morale.
Lungo il percorso, la rete si è arricchita con il supporto di studi pediatrici, dirigenti e insegnati degli istituti comprensivi ‘Don Milani’, ‘Pascoli Aldisio’, Manzoni, Convitto Nazionale ‘Galluppi’, associazione Attivamente Coinvolte e area assistenza agenzia per stranieri.
Il dibattito – Stellario Capillo, chirurgo pediatrico e vicepresidente di Medici in Africa, con esempi concreti, ha mostrato come si declina la promozione dell’interculturalità nella vita quotidiana e in ambito ospedaliero.
Per raccontare l’ospedale a misura di bambino, Bruna Marozzo, psicologa e operatrice dell’associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore, ha fatto il punto sui laboratori sulle emozioni che hanno dato ai bambini gli strumenti per elaborare il vissuto legato all’ambito ospedaliero. Filomena Monica Paone, assistente sociale e volontaria della stessa associazione, ha illustrato le attività che si fanno in ospedale con i piccoli ricoverati mettendo in luce la ricchezza dell’esperienza e invitando i presenti a fare volontariato. Rosario Russo, medico chirurgo e membro dell’associazione Sassolini, ha spiegato come sono state strutturate le attività ospedaliere per rendere meno traumatici gli esami e le terapie invasive per i bambini e ha fatto conoscere la legge 38 del 2010 sul diritto a non soffrire.
Il rapporto genitori-figli è stato trattato da Alessandra Mercantini. Per la mediatrice familiare, impegnata nelle associazioni Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore e Gaia, anche la famiglia vive la malattia delle relazioni e del nostro vivere isolati e tende a evitare il conflitto che, invece, può essere momento di riflessione e crescita. Stefania Figliuzzi, avvocatessa e presidente di Attivamente Coinvolte, si è soffermata sul cyber bullismo e sul caso blu whale. Ai genitori ha consigliato di ascoltare i figli senza porsi come investigatori e di fare attenzione ai segnali che potrebbero rimandare alle 50 regole del pericoloso “gioco” come la visione di film horror alle 4.30 del mattino. Inoltre, è stato proiettato anche un video sul bullismo realizzato dagli stessi ragazzi.
Rita Paonessa