Nel corso di un’operazione congiunta dei Carabinieri della Compagnia di
Palmi, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, del G.I.C.O. della
Guardia di Finanza di Genova e del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Reggio Calabria, scattata alle prime ore di domenica mattina, è
stato catturato ROMEO Domenico cl ‘80, ricercato dal luglio dell’anno scorso
a seguito dell’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte della DDA di Genova per traffico internazionale di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose nell’ambito dell’indagine “Buon vento genovese” della Guardia di Finanza del capoluogo ligure.
Domenico Romeo al momento dell’arresto non ha opposto resistenza
I militari dell’Arma, sulle tracce dell’uomo da alcuni mesi, sono riusciti a
individuarlo in un’abitazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) dove si
nascondeva e domenica mattina, dopo aver cinturato l’intera area, hanno
fatto scattare il blitz sorprendendo il ROMEO nell’appartamento, dove è stato trovato in compagnia della moglie, del figlio minorenne e di altri familiari.
L’uomo, all’apertura della porta, vistosi ormai alle strette, non ha posto alcuna resistenza, comprendendo che oramai la propria latitanza era terminata.
Il latitante esperto nel traffico internazione di cocaina
Il Romeo, con alle spalle diversi precedenti per traffico di stupefacenti, è
risultato al centro di un ingente traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Colombia e gestito da esponenti del clan di ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli (RC), al quale risulta affiliato anche l’ormai ex latitante, che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini della Guardia di Finanza di Genova, contrattavano direttamente l’acquisto di carichi di stupefacenti con esponenti dei cartelli del narcotraffico sudamericano.
Nel corso delle indagini delle fiamme gialle, svolte in cooperazione giudiziaria internazionale con le autorità spagnole, francesi, colombiane e statunitensi, furono sequestrati nel porto di Genova 368 kg di cocaina purissima, corrispondenti ad un valore di circa 100 milioni di euro, e catturati tre complici del ROMEO, per le cui cattura furono avviate nell’immediatezza indagini su scala internazionale.
L’ arresto frutto di cooperazione internazionale
L’arresto di Romeo è stato possibile grazie alla cooperazione tra diversi
Reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno
collaborato sinergicamente nelle attività volte alla ricerca e alla cattura del
latitante, che, confidando nell’appoggio della cosca Alvaro, si era rifugiato
proprio nel territorio aspromontano storicamente controllato dall’agguerrita cosca dei “signori della montagna”, dove è stato però scovato grazie alla capillare presenza dell’Arma e alla determinante specificità dello ”Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria”, in grado di operare in difficili contesti come quello aspromontano. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Reggio Calabria Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.