Un’inchiesta dettagliata rivela la presenza di animali infestanti, sporcizia e materiali estranei all’alimentazione all’interno del panificio
In una sorprendente operazione congiunta, i carabinieri della stazione di Guardia Piemontese, insieme ai colleghi del Nucleo Forestale di Cetraro e all’Asp di Cosenza – Sezione Igiene degli Alimenti, hanno chiuso temporaneamente un rinomato panificio che fornisce prodotti a numerosi Comuni nella Provincia, in particolare nella zona del Tirreno Cosentino.
L’intervento è scaturito da un accesso ispettivo mirato che ha portato alla luce numerose e gravi carenze igienico-sanitarie all’interno delle strutture di produzione e stoccaggio del panificio. Tra le scoperte più sconcertanti vi sono la presenza di animali infestanti, un livello di sporcizia inaccettabile e la presenza di materiali estranei all’ambito alimentare, tra cui oli e grassi meccanici. Inoltre, è stato rinvenuto un decespugliatore all’interno dell’area di produzione. Anche il mezzo utilizzato per il trasporto dei prodotti presentava segni evidenti di mancata pulizia e disinfezione, creando un potenziale rischio di contaminazione per i prodotti stessi. Le irregolarità non si limitavano solo all’aspetto igienico, ma coinvolgevano anche la sicurezza sul luogo di lavoro.
Nel corso dell’operazione, sono stati effettuati sequestri amministrativi di circa 380 chilogrammi di alimenti, tra cui panini, pangrattato, basi per focacce, arancini, pasta frolla, pomodori, pizze e uova. La motivazione principale di questi sequestri è stata la mancanza di adeguata tracciabilità dei prodotti, una grave violazione delle norme igienico-sanitarie. In aggiunta a ciò, sono stati distrutti circa 400 chilogrammi di pane in fase di lavorazione, destinati alla distribuzione imminente.
Attualmente, i Vigili del Fuoco stanno conducendo ulteriori indagini per verificare eventuali violazioni riguardanti la cisterna GPL e il forno, focalizzandosi sul rispetto delle certificazioni e delle misure di prevenzione degli incendi.
L’intera comunità è stata scossa da queste rivelazioni, che sollevano gravi preoccupazioni per la sicurezza alimentare e la salute pubblica nella regione. Le autorità locali stanno lavorando duramente per garantire che il panificio possa riaprire solo dopo aver risolto tutte le problematiche rilevate e aver dimostrato di essere pienamente conforme alle rigorose normative igieniche e di sicurezza. Nel frattempo, i consumatori sono invitati a prestare molta attenzione all’origine dei prodotti alimentari che acquistano e ad essere consapevoli dei loro diritti quando si tratta di sicurezza alimentare.