Un prestito con tassi usurari al 176%, estorsione, violenze fisiche e richieste di pagamenti quotidiani, un ristoratore cinese è finito nelle mani del suo aguzzino, un connazionale trentenne residente a Cirò Marina
Un trentenne di nazionalità cinese è stato arrestato con l’accusa di estorsione, usura e rapina nei confronti di un connazionale, titolare di un’attività di ristorazione. Il provvedimento cautelare è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, con il supporto della Guardia di Finanza di Crotone, su mandato del GIP del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il ristoratore si era rivolto all’indagato nel febbraio 2024 per ottenere un prestito, in un momento di grave crisi economica. Tuttavia, l’aiuto finanziario offerto si sarebbe trasformato in un incubo: l’indagato avrebbe imposto un tasso d’interesse usurario pari al 176,4%, nettamente superiore ai limiti consentiti dalla Banca d’Italia, formalizzando il prestito con un contratto redatto in lingua cinese.
Quando la vittima si è trovata impossibilitata a restituire l’intera somma, il creditore avrebbe iniziato a esercitare pressioni sempre più pesanti, richiedendo versamenti quotidiani e, al contempo, ricorrendo a minacce telefoniche, confronti diretti e, in alcune occasioni, persino alla violenza fisica.
Le indagini, condotte dai Carabinieri tra giugno e ottobre 2024, si sono avvalse di tecniche investigative avanzate, incluse intercettazioni, analisi di video sorveglianza, pedinamenti e testimonianze. La Guardia di Finanza ha ricostruito i dettagli economici del presunto reato, portando alla luce i tassi usurari applicati.
La Procura di Crotone, ritenendo solide le prove raccolte, ha richiesto e ottenuto l’emissione della misura cautelare, portando l’indagato dietro le sbarre del carcere di Crotone.
Al momento, l’indagine è ancora nella fase preliminare. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia, che consentirà il confronto tra le parti. La colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede processuale, nel rispetto del contraddittorio e della presunzione di innocenza.
L’operazione rappresenta un importante segnale contro l’usura e le estorsioni, crimini che sfruttano la vulnerabilità economica delle vittime.
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