È stata ricca di emozioni, la mattina di ieri a Satriano, la cerimonia in memoria dell’Appuntato Scelto Renato Lio, vittima del dovere, ucciso il 20 agosto del 1991, alle 2.30 circa, in località Russomanno di quel comune, mentre eseguiva un posto di blocco durante un servizio di perlustrazione.
Quella notte, la pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Soverato, composta dagli appuntati Renato Lio e Francesco Baita, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo tre persone, giunta a velocità elevata. Nel corso della perquisizione, uno dei tre soggetti, un pericoloso pregiudicato, dopo aver spinto il graduato, si impossessava di una pistola occultata sotto il sedile dell’auto e, bloccato con determinazione e coraggio dall’appuntato Lio, esplodeva tre colpi di pistola a brucia pelo contro il militare per sottrarsi al controllo e fuggire. L’appuntato Lio continuava a fronteggiarlo, sino a quando, stremato, cadeva esamine al suolo. Il malvivente apriva il fuoco anche contro l’appuntato Baita che, nel frattempo, si era posizionato al centro della strada per rispondere con l’arma in dotazione. Il pregiudicato, finite le munizioni, si impossessava della pistola dell’appuntato Lio e riprendeva a sparare contro l’appuntato Baita. Il malfattore, poi, raggiungeva l’autoradio di servizio, si impadroniva di una pistola mitragliatrice e, risalito sulla propria auto, insieme agli altri due soggetti, ripartiva a velocità elevata. L’assassino veniva catturato dopo una massiccia caccia all’uomo. Intanto, i due complici, due cugini incensurati, si costituivano ai Carabinieri, dimostrando la loro estraneità per l’omicidio del militare.
L’ennesimo contributo di sangue dell’Arma, il sacrificio dell’appuntato Lio per l’affermazione della giustizia, viene ricordato nella motivazione della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria concessa al graduato: «Capo equipaggio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile, mentre si apprestava, insieme ad altro graduato, al controllo degli occupanti di una autovettura, veniva improvvisamente raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco. Benché gravemente ferito, ingaggiava con il malvivente una violenta colluttazione da cui desisteva quando, ormai privo di forze, si accasciava al suolo. Splendido esempio di altissimo senso del dovere spinto sino all’estremo sacrificio. Soverato (Catanzaro), 20 agosto 1991».
All’odierna cerimonia, iniziata con la deposizione sul luogo dell’evento di due corone d’alloro da parte dell’Arma e del Comune di Satriano e proseguita con la celebrazione di una Santa Messa nella Chiesa di S. Maria della Pace di Satriano Marina, officiata dal Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Calabria Don Vincenzo Ruggiero, hanno partecipato, oltre la consorte e i familiari dell’Appuntato LIO, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, Col. Antonio Montanaro, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Soverato, il Procuratore Capo della Repubblica di Lamezia Terme, rappresentanti della Prefettura, della Questura, della Guardia di Finanza e il Comandante della Capitaneria di Porto, una delegazione del Comitato Base di Rappresentanza del Comando Legione Carabinieri “Calabria” ed una dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i Sindaci dei Comuni di Satriano e Soverato. La solennità dell’evento è stata accompagnata dalla resa degli onori ai caduti da parte di un plotone di rappresentanza di tutti i Comandanti di Stazione della Compagnia di Soverato e di un militare trombettiere dell’Arma.
Come ogni anno, la cerimonia, che commemora il 31° anniversario dell’omicidio dell’appuntato Lio, è stata la riprova dell’attaccamento e della riconoscenza della cittadinanza nei confronti di un Carabiniere che ha sacrificato la propria vita nell’interesse della collettività.