È un venerdì mattina di un assolato mese di giugno, quando un uomo di 66 anni, solo alla guida della sua auto, lascia lo svincolo autostradale di S. Onofrio (VV), rallenta la marcia, ha un malore, si ferma, scorge una pattuglia della sezione polizia stradale di Vibo Valentia, ne chiede il soccorso. Sono attimi.
Gli operatori, giovani, ma già con tanta esperienza, scorgono immediatamente le condizioni di malessere come riconducibili ad un probabile infarto, capiscono che richiedere l’intervento di un’ambulanza e attenderne l’arrivo potrebbe pregiudicarne ulteriormente le condizioni e prendono una decisione: trasportare l’uomo all’ospedale Iazzolino di Vibo Valentia, a circa 10 chilometri.
E così, adagiata la persona nella vettura di servizio, è corsa contro il tempo: gli agenti percorrono il più veloce possibile la strada per la salvezza, a sirene spiegate, tra l’alto traffico della strada provinciale e il traffico cittadino. In pochi minuti sono al pronto soccorso, tra i medici che immediatamente lo prendono in cura.
È un infarto, spiegano, ancora un po’ e non ci sarebbe stato più nulla da fare. L’uomo, poi, verrà immediatamente trasferito nel reparto di terapia intensiva cardiologica di una struttura ospedaliera di Catanzaro e sottoposto ad intervento chirurgico. Dopo due settimane, la notizia di oggi: è fuori pericolo e tra qualche giorno sarà pronto per le dimissioni. #essercisempre