La Calabria approva una delibera rivoluzionaria: le concessioni demaniali sulle spiagge escluse dalla direttiva Bolkestein per mancanza di scarsità della risorsa
La Giunta della Regione Calabria ha approvato una delibera di rilievo sulle concessioni balneari, segnando un punto di svolta nella gestione delle spiagge regionali. Con quasi 800 chilometri di costa, la Calabria vanta un patrimonio marittimo significativo. Secondo la legge regionale del 2005, il 70% delle spiagge può essere dato in concessione per finalità turistico-ricreative, lasciando il 30% libero. I dati aggiornati a dicembre 2023 indicano che solo il 13% delle spiagge calabresi è attualmente in concessione, spesso non attive, lasciando l’87% delle coste libere.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha sottolineato: “Nel nostro territorio non c’è scarsità della ‘risorsa spiaggia’. Per questo, abbiamo ufficialmente deciso che in Calabria non si applicherà la direttiva Bolkestein sulle concessioni, in quanto non sussistono le condizioni di scarsità locale della risorsa e manca un interesse transfrontaliero certo.” La direttiva europea del 2006 pone infatti l’accento sulla scarsità delle spiagge come criterio per la gestione delle concessioni.
Una legge italiana del 2022 ha introdotto una mappatura delle spiagge a livello nazionale, ma la Commissione europea ha ribadito che la valutazione sulla scarsità delle spiagge dovrebbe essere effettuata a livello regionale o comunale. Occhiuto ha affermato che la Calabria seguirà queste indicazioni alla lettera: “I numeri dimostrano chiaramente che in Calabria non c’è alcuna scarsità della ‘risorsa spiaggia’.”
Con questa decisione, i Comuni calabresi potranno applicare direttamente la normativa nazionale sulle proroghe delle concessioni balneari, qualora non ci sia scarsità di spiagge nel loro territorio né interesse transfrontaliero. In caso contrario, i Comuni potranno procedere con una ‘proroga tecnica’ delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2023 e bandire nuove gare per i lotti non ancora assegnati.
Il presidente ha concluso con una nota di orgoglio regionale: “In Calabria la ‘risorsa spiaggia’ non è scarsa. Qualcuno in passato diceva ‘padroni a casa nostra’. In questo caso siamo noi calabresi che sommessamente diciamo: sulla Bolkestein padroni a casa nostra” La delibera rappresenta un esempio di autonomia regionale che pone la Calabria all’avanguardia nella gestione delle proprie risorse marittime.