Confiscati beni a un imprenditore di Gioia Tauro coinvolto nella gestione di rifiuti e legato alla Cosca Piromalli, inclusi terreni, fabbricati, autoveicoli, orologi di lusso e conti bancari
GIOIA TAURO (RC), 20 GIU 2024 – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito un’operazione significativa contro la criminalità organizzata, confiscando beni per un valore complessivo di circa 11,5 milioni di euro, appartenenti a un imprenditore di Gioia Tauro attivo nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti.
L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria sotto la guida del Procuratore Giovanni Bombardieri, è stata avviata con un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Il provvedimento ha confermato la confisca dei beni legati all’imprenditore, ritenuto un elemento di spicco della cosca “Piromalli”.
Le indagini, che si inseriscono nell’ambito dell’operazione “Malapigna” condotta dai Carabinieri del N.I.P.A.A.F. di Reggio Calabria, hanno evidenziato come l’imprenditore fosse coinvolto nelle attività della cosca sin dagli anni ’90. Inizialmente partecipe, l’uomo avrebbe poi assunto un ruolo di vertice, diventando il finanziatore e il braccio economico della cosca. Utilizzando le sue imprese, avrebbe facilitato il riciclaggio dei proventi illeciti della ‘ndrangheta, instaurando anche rapporti con altre organizzazioni mafiose.
Il patrimonio confiscato include l’intero compendio aziendale di tre società e una ditta individuale operanti nei settori dello smaltimento dei rifiuti metallici e delle costruzioni, 37 autoveicoli, tre terreni, quattro fabbricati, 27 orologi di lusso, vari gioielli, 75.000 euro in contanti, e numerosi rapporti bancari e finanziari.
Oltre alla confisca dei beni, l’imprenditore è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di quattro anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.
Questa operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. La Guardia di Finanza di Reggio Calabria continua a seguire le direttive dell’Autorità Giudiziaria, puntando a individuare e aggredire i patrimoni illeciti accumulati dalle consorterie mafiose. L’obiettivo è arginare l’inquinamento del mercato, promuovere la libera concorrenza, ripristinare livelli adeguati di legalità e tutelare la sana imprenditoria, garantendo trasparenza e sicurezza pubblica.
L’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria sottolinea l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine e la magistratura nella lotta contro la criminalità organizzata. La confisca di beni per un valore così significativo dimostra l’impegno costante nel contrastare le attività illecite della ‘ndrangheta e nel proteggere l’economia legale del paese.
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