Confiscati beni per mezzo milione di euro a un imprenditore di Catanzaro

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Il sequestro di beni per un valore totale di 500 mila euro, tra cui un’attività d’impresa, un immobile, orologi di lusso e un lingotto d’oro, è stato attuato nei confronti di un imprenditore di Catanzaro già condannato a 30 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso

La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito un importante intervento di sequestro beni per un valore di 500 mila euro nei confronti di un imprenditore di Catanzaro, già condannato per associazione di tipo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro, Sezione Misure di Prevenzione, a seguito di approfondimenti economico-patrimoniali condotti dalla Procura della Repubblica.

L’imprenditore, attivo nel settore immobiliare e attualmente agli arresti domiciliari, era già stato coinvolto in un’operazione nota come “Profilo Basso”, portata avanti dalla DDA di Catanzaro, e nel luglio 2023 era stato condannato a una pena di 30 anni di reclusione per i suoi legami con la criminalità organizzata. Le indagini hanno rivelato che l’imprenditore svolgeva un ruolo chiave nel supportare alcune delle più temibili organizzazioni ‘ndranghetiste attive nelle province di Catanzaro e Crotone. In particolare, è emerso che egli aiutava la criminalità organizzata nel settore dell’usura e investiva fondi illeciti nel mercato immobiliare, utilizzando le sue aziende per facilitare l’infiltrazione delle cosche nel tessuto economico locale.

Le ulteriori indagini hanno messo in luce la presenza di beni intestati all’imprenditore, che risultano frutto di attività illecite e di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il sequestro riguarda un’attività d’impresa, un fabbricato, dieci beni mobili tra cui un impianto fotovoltaico, otto orologi Rolex e un lingotto d’oro, oltre a denaro contante in diverse valute e due rapporti finanziari.

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