CATANZARO – 23 GIU 2016 – “Auspichiamo che gli impegni assunti dal presidente della Regione Mario Oliverio che hanno portato all’attesa revoca dei licenziamenti dei dipendenti dei Consorzi di bonifica vengano ora mantenuti e si trasformino al più presto in fatti concreti, per non mettere ulteriormente a repentaglio la stabilità dell’ente consortile: è necessario destinare immediatamente le risorse nei capitoli di bilancio relativi alle leggi 11 e 26”.
È quanto affermano per la Fai Cisl Daniele Gualtieri e per la Flai Cgil Caterina Vaiti, che proseguono: “L’incontro tra il governatore Oliverio e il presidente Manno che ha portato alla revoca dei licenziamenti a seguito del confronto determinante avuto con le organizzazioni sindacali nel tavolo convocato alla Cittadella dopo la mobilitazione dei lavoratori. In quella sede era stato dato maggiore risalto alla questione relativa ai lavoratori delle reti di colo: siamo arrivati a fine giugno, gli impegni non si sono ancora tramutati in fatti concreti e i lavoratori non sono stati ancora assunti.
La variazione di bilancio con la destinazione delle risorse nei capitolo attualmente azzerati è il presupposto necessario affinché questi lavoratori possano prendere servizio alle dipendenze del consorzio di bonifica ed essere impiegati nell’erogazione di servizi di fondamentale importanza per il territorio, quali la pulizia dei fossi, la manutenzione della rete di colo, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
La Regione Calabria deve destinare con un atto formale le disponibilità economiche che servono a garantire le 102 giornate minime per i lavoratori, senza perdere ulteriore tempo. Se non si interviene immediatamente, si rischia di vanificare l’intera stagione, perché è questo il momento dell’anno in cui devono essere realizzati i servizi di manutenzione. Occorre dare risposte immediate e concrete, per rendere efficienti ed efficaci i servizi offerti dal consorzio a favore del territorio e allo stesso tempo per salvaguardare i livelli occupazionali”.