Cosenza: Arrestati per calcio al bimbo marocchino

Arresto
Arresto, Polizia di Stato

Sono stati individuati e arrestati dalla Polizia di Stato gli autori del gravissimo fatto di razzismo accaduto in pieno centro a Cosenza, nei giorni scorsi.

Si tratta di T.D. e di M.V., entrambi poco più che ventenni, e genitori di una neonata. Entrambi sono autori di un’aggressione nei confronti di un piccolo marocchino “reo” di essersi avvicinato troppo alla carrozzina della figlia.

Lo svolgimento dei fatti

Il bimbo, di soli tre anni, e i suoi due fratellini erano insieme alla madre dal medico, nei pressi di Corso Mazzini. Poiché l’attesa è lunga, la donna concede loro di uscire per comprare un gelato. Il piccolino, evidentemente incuriosito dalla neonata, ingenuamente si avvicina alla carrozzina. L’interesse del bimbo verso la figlia suscita l’ira del padre che reagisce con violenza inaudita nei confronti del piccolo marocchino.

L’uomo da un calcio all’addome del bambino, facendolo balzare in aria per ben due metri.

L’episodio non passa inosservato alla gente che sta su Corso Mazzini e che chiama le forze dell’ordine.

Il piccolo, portato in ospedale, non riporta gravi danni fisici, ma sicuramente il trauma per l’episodio di razzismo gli resterà invece impresso per molto tempo.

La coppia, grazie alle telecamere e alle testimonianze dei passanti, sarà facilmente identificata, denunciata e accusata di lesioni personali aggravate.

Le parole del Sindaco di Cosenza

Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto.

Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si sia verificata in una via del centro della nostra città”, afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia – aggiunge – certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto.

Non possiamo assolutamente tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale“.

Annamaria Gnisci