COSENZA, 10 SETT 2023 – Un 69enne residente a Lattarico, in Calabria, è stato posto ai domiciliari dopo una serie di eventi che hanno rivelato una situazione di maltrattamenti domestici estremamente grave. Questo individuo, già precedentemente denunciato per atti di violenza nei confronti della moglie, è stato nuovamente accusato di violare le restrizioni imposte dalla legge.
La storia tragica ha inizio quando la figlia della coppia, preoccupata per il mancato contatto con sua madre durante le festività di Ferragosto, è tornata alla residenza familiare. Il padre le ha riferito che aveva avuto un alterco con sua madre e che questa si era allontanata da casa. La figlia, insieme alla sorella, ha iniziato a cercare la madre e alla fine l’ha trovata nascosta sotto il letto nell’abitazione della figlia stessa, che si trovava nelle vicinanze della residenza dell’uomo accusato.
La scoperta è stata accompagnata dalla vista scioccante della madre, che presentava evidenti segni di violenza fisica al collo, alle mani, al petto, alle braccia e al volto. A questo punto, è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri.
Gli investigatori hanno successivamente raccolto testimonianze dalla famiglia, che hanno contribuito a delineare un quadro di maltrattamenti domestici costanti e inaccettabili. La moglie dell’uomo, una donna di circa 40 anni, avrebbe subito questi abusi fin dai primi segni di comportamento violento manifestati dal marito.
Questi episodi di violenza, seppur ripetuti e gravi, non erano mai stati segnalati alle autorità dalla donna, presa dalla preoccupazione per il benessere della sua famiglia e la sua unità. Gli investigatori ritengono che questi comportamenti abbiano subito un’escalation nel tempo, causando un profondo dolore emotivo e psicologico alla vittima, rendendo la sua vita insopportabile.
Ciò che rende questa situazione ancor più sconvolgente è il fatto che, secondo quanto riportato dai familiari e confermato dalle indagini, l’uomo avrebbe compiuto atti di violenza sia in presenza delle loro figlie fin da quando erano bambine, che ora sono cresciute, sia di fronte al nipotino di soli 12 anni.
Gli eventi che hanno portato all’arresto domiciliare dell’uomo evidenziano la necessità di una maggiore sensibilizzazione sui problemi legati alla violenza domestica e alla protezione delle vittime. È fondamentale che chiunque si trovi in una situazione simile o sia a conoscenza di abusi denunci questi comportamenti alle autorità competenti, affinché le vittime possano ricevere il supporto necessario e la giustizia possa essere fatta.