La Guardia di Finanza della Compagnia di Rossano, coordinata da questa Procura della
Repubblica, ha denunciato, all’esito di complesse investigazioni effettuate, un imprenditore
del rossanese, G.C. di anni 59, accusato del reato di bancarotta fraudolenta documentale e
distrattiva, avendo occultato ricavi per oltre 1,7 milioni di euro.
L’attività eseguita rappresenta l’epilogo di complesse ed articolate indagini espletate dalle
Fiamme Gialle, dirette dal Procuratore Dott. Eugenio Facciolla, coadiuvato dal Sostituto
Procuratore della Repubblica Dott. Flavio Serracchiani.
L’inchiesta trae origine dalle risultanze di un’attività di natura tributaria già avviata dai
Finanzieri a partire dal 2015, finalizzata al controllo del corretto adempimento alle normative
tributarie da parte di una società della città bizantina, esercente attività di commercio di
capi d’abbigliamento.
Le Fiamme Gialle, all’esito dell’attività ispettiva, appuravano che le scritture contabili erano
state tenute in maniera irregolare non essendo aggiornate dal 2010.
L’imprenditore non aveva inoltre presentato le dichiarazioni dei redditi per ben 4 annualità
consecutive, dal 2010 al 2013, risultando quindi evasore totale e completamente
sconosciuto al Fisco.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, grazie alla meticolosa attività ispettiva
basata su ricerche di documentazione e riscontri extracontabili, l’imprenditore aveva
occultato al Fisco una base imponibile pari a circa 1.700.000 €.
Sulla base di tali risultanze, l’imprenditore veniva denunciato a questa Procura della
Repubblica che disponeva l’instaurazione di un procedimento penale per violazione dell’art.
5 del d.lgs. 74/2000 (omessa presentazione della dichiarazione dei redditi), richiedendo
ed ottenendo – nell’ambito dello stesso – l’immediata emissione da parte del G.I.P. presso il
Tribunale di Castrovillari del sequestro preventivo per equivalente sui beni nella
disponibilità del denunciato al fine di tutelare la pretesa erariale.
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Castrovillari
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Procura della Repubblica 87012 – Castrovillari (CS), Via Francesco Muraca
presso il Tribunale di Castrovillari Telefono e fax 0981486411-098126441
Gli ulteriori approfondimenti investigativi richiesti alle Fiamme Gialle hanno consentito di
appurare che l’imprenditore era stato nel frattempo dichiarato fallito dal Tribunale di
Castrovillari e che erano state sottratte alla procedura del fallimento merci acquistate
per 1.700.000 euro.
I Finanzieri ricostruivano, infatti che le rimanenze di magazzino costituite da capi
d’abbigliamento erano state distratte attraverso vendite “in nero”, in danno ai creditori della
società fallita.
L’imprenditore è stato quindi denunciato per il reato di bancarotta fraudolenta, previsto
all’art. 216 della legge 267/1942, poiché con la sua condotta, avendo, mediante artifizi
documentali e contabili, occultato i propri ricavi nonché sottratto e alienato le scritture
contabili, ha distratto beni societari e reso difficoltosa la ricostruzione del proprio volume
d’affari e del proprio patrimonio al solo scopo di creare danno ai creditori.
Il reato societario prevede la pena della reclusione fino ad un massimo di 10 anni.
L’attività svolta evidenzia la particolare attenzione profusa dalla Procura della Repubblica
di Castrovillari e dalla Guardia di Finanza di Cosenza a contrasto della criminalità
economica e finanziaria e di tale tipologia di reati che, di fatto, arricchiscono chi li pone in
essere, a danno dei creditori delle società fallite, con riverberi negativi sull’economia
locale e nazionale.