Era priva di partita IVA, di autorizzazioni amministrative comunali nonché igienico-sanitarie ma operava con assiduità in un quartiere centrale di un Comune cosentino. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha smascherato una persona che “in nero” esercitava l’attività di parrucchiere all’interno di uno stabile dove, all’atto dell’intervento dei finanzieri, erano presenti anche alcuni clienti. Il “coiffeur” era munito di sala con postazioni per la realizzazione di acconciature, poltrone, e altra attrezzatura professionale. Quello rinvenuto era un vero e proprio locale commerciale dove la clientela, a prezzi estremamente bassi e altamente concorrenziali, poteva recarsi per il taglio e la cura dei capelli.
La persona è stata segnalata agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di chiusura immediata, in virtù delle violazioni alle norme previste dalla Legge 17 agosto 2005, n. 174 (Disciplina dell’attività di acconciatore).
Inoltre verranno applicate le sanzioni di natura amministrativa previste dagli articoli 2, 3 e 5 della L. 174 del 2005 e, che alla luce dell’articolo 8 della Legge n. 689 del 1981, potranno arrivare sino ad un massimo di 15.000 euro. A ciò seguiranno anche approfondimenti di natura fiscale tesi a quantificare gli introiti che negli anni sono stati sottratti a tassazione.
Questo genere di attività abusive, oltre a configurare un caso concreto di concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, rischiano anche di essere nocive per la salute delle persone perché svolte in locali sconosciuti alle autorità preposte ai controlli igienico-sanitari