Le forze di polizia sono operative su strade, stazioni e aeroporti per i controlli delle certificazioni onde evitare la diffusione del Covid-19.
In tutta Italia, ci sono oltre 40mila unità tra carabinieri, poliziotti e finanzieri che controllano gli spostamenti degli italiani.
A Roma tra Termini, Ostiense e Tiburtina sono già mille i controlli della polizia ferroviaria.
Il Sole24ore, in un articolo di Marco Ludovico riporta: “L’Arma ha mobilitato nella giornata odierna 26mila militari e svolto oltre 13mila servizi di controllo, con priorità nelle regioni più colpite dal COVID-19. Interventi con denunce a Casoria (Na), un centro benessere rimasto aperto; Andalo (Tn), un rifugio alpino con i clienti in coda non distanziati a norma; Bareggio e Sesto San Giovanni (Milano) per un ristorante con troppo afflusso e una discoteca aperta. E poi ancora Codogno (Lo) per un ciclista andato oltre la zona rossa; a Bologna, fermati due cittadini di Parma pronti a imbarcarsi su un volo per Madrid. E a Castel Maggiore (Bo) in un bar i carabinieri hanno chiesto di sospendere una festa con 50 invitati: richiesta all’inizio accolta, ma un’ora dopo i militari sono tornati e tutto era come prima. Festa finita, titolare denunciato.“
Controlli a tappeto sul litorale romano per il Decreto contenimento Covid-19
A Ostia, quartiere popoloso di Roma, a poche ore dal decreto, sono oltre 600 le persone controllate su tutto il litorale, nella sola giornata di ieri.
Durante i controlli, i Carabinieri hanno denunciato la proprietaria di un ristorante aperto oltre le 18. Dopo avere sgombrato il locale, è stata fatta una comunicazione formale al Comune di Roma per sospendere l’attività; la proprietaria è stata denunciata per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.”
A Fiumicino, i Carabinieri hanno denunciato una coppia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” poiché residenti a Cerveteri, e sprovvisti di una legittima giustificazione.
I Carabinieri di Ladispoli hanno deferito tre persone. Un cittadino bulgaro, residente a Cerveteri, e altre due persone che giravano in auto per Ladispoli, senza giustificato motivo, e fuori dal comune di residenza.