I Carabinieri hanno arrestato due coniugi, di 32 e 26 anni, accusati di gestire un’attività di spaccio di cocaina nella loro casa, situata nel quartiere Acquabona, a pochi passi da un istituto scolastico
Una vera e propria “casa dello spaccio” è stata scoperta ieri mattina a Crotone, nel quartiere Acquabona, in prossimità di un istituto scolastico. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone, sotto la direzione della Procura locale, hanno tratto in arresto due coniugi, A.B., di 32 anni, e F.C., di 26, con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione è scattata dopo che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due indagati. Le investigazioni, condotte attraverso pedinamenti, intercettazioni e l’uso di telecamere posizionate nei pressi dell’abitazione dei sospetti, hanno permesso di ricostruire una rete di attività illecite: la coppia utilizzava la propria casa come base per la vendita di cocaina, confezionata in piccoli involucri e ceduta ai clienti direttamente all’interno dell’abitazione.
A destare particolare preoccupazione è la vicinanza del luogo dello spaccio a una scuola, un fatto che ha sollevato allarme tra i residenti del quartiere. Gli inquirenti hanno sottolineato la pericolosità sociale della condotta dei due arrestati, soprattutto in un contesto così delicato, frequentato quotidianamente da bambini e adolescenti.
L’indagine, frutto di un lavoro meticoloso e durato diversi mesi, conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga sul territorio. I due coniugi si trovano ora in carcere, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
L’episodio riaccende i riflettori sulla necessità di un maggiore controllo nelle aree urbane sensibili, specialmente quelle in prossimità di scuole e luoghi frequentati dai più giovani.
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