Un importante sforzo sinergico che consentirà di alleggerire il carico di lavoro dell’ospedale Pugliese e rendere più autonome le diverse aziende ospedaliere dell’area centrale della Calabria.
È il risultato centrato dalla riunione che il sindaco Sergio Abramo ha avuto ieri con i responsabili del “Pugliese-Ciaccio” e delle Asp di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Quanto deciso in questa “vera e propria cabina di regia” è stato illustrato dal primo cittadino del capoluogo regionale, nella sua qualità di massima autorità sanitaria di Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa integralmente visibile sulla sua pagina Facebook.
“La rete messa in campo da tutte le istituzioni sanitarie coinvolte permetterà di evitare il collasso di un sistema che, su Catanzaro, ha visto finora gravare gran parte degli interventi”, ha detto Abramo ringraziando i vertici delle aziende.
Il sindaco ha fornito nel dettaglio i numeri dei posti letto Covid, delle terapie sub-intensive e intensive che serviranno l’intera area centrale, dunque le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
A Catanzaro, nell’ospedale “Pugliese” sono attivi 56 posti Covid (dei quali 46 attrezzabili per terapia sub-intensiva e 16 più 6 attrezzabili come terapia di intensiva). Alla “Mater Domini” i posti Covid complessivi sono 36 di cui 10 di sub-intensiva e 6 di intensiva. Nell’ospedale di Lamezia Terme saranno attivati 30 posti Covid di cui 6 di sub-intensiva.
L’Asp di Vibo attiverà 36 posti Covid di cui 2 di sub-intensiva e 8 di intensiva. Nell’ospedale di Tropea verranno attivati 22 posti Covid attrezzabili anche come sub-intensiva. L’Asp di Crotone continuerà ad avere 43 posti Covid di cui 3 di terapia intensiva.
In totale l’area centrale della Calabria avrà 223 posti Covid, di cui 86 attrezzabili a sub-intensiva e 33, con la possibilità di arrivare fino a 39, a terapia intensiva.
“Queste soluzioni sono molto importanti perché consentiranno una diversa distribuzione dei malati non gravi, che non ricadranno più solo sulle spalle del “Pugliese”, ha aggiunto Abramo spiegando che “attraverso questa collaborazione fra diverse Asp il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Catanzaro non dovrà essere trasferito”.
Il sindaco ha poi sottolineato: “A breve sarà pronta l’ordinanza regionale che autorizza 8 laboratori privati a eseguire e processare i tamponi. Fra queste 8 strutture rientrano anche le cliniche private che mi avevano sollecitato una misura che io ho inoltrato alla Regione: in questo modo potranno intervenire direttamente sui propri degenti e sul proprio personale”. Abramo ha anche richiesto che “vengano distribuiti i 10mila tamponi veloci acquistati dalla Protezione civile utilizzandoli magari nelle scuole dove, per quanto riguarda la provincia di Catanzaro, dal momento della riapertura saranno dislocati 21 infermieri ”.
La tensostruttura drive through dell’Esercito nel piazzale della funicolare, nella quale da ieri si stanno eseguendo i tamponi sulle persone segnalate dall’Asp, “potrebbe anche essere utilizzata per i tamponi cosiddetti veloci sempre in base alle richieste dei medici base”.
“Non appena verrà nominato il commissario alla Sanità sarà necessaria una cabina di regia unica per ridurre i tantissimi problemi che sussistono in Calabria. E i sindaci dovranno supportare le Asp di riferimento”.
Da lunedì 30 novembre, a Catanzaro, riapriranno gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le elementari e le prime classi delle medie. “L’ordinanza comunale in vigore dal 12 novembre era stata disposta, su indicazione dell’Asp, per consentire di processare i tamponi pregressi. Ora l’arretrato è stato smaltito si può tornare in aula”, ha precisato Abramo.