Nicolò Passalacqua, il 21enne di Bologna che ha ridotto in coma Davide Ferrerio dopo un violento attacco, ha parlato durante il processo davanti al tribunale di Crotone. Passalacqua ha chiesto scusa alla famiglia di Ferrerio, alla popolazione di Crotona e Bologna e all’Italia intera. Ha sostenuto di essere anch’egli una vittima, affermando: “Se avessi avuto intenzione di ucciderlo, lo avrei colpito quando era a terra o mi sarei portato una pistola o un coltello. Mi hanno mandato allo sbaraglio come lui.”
Durante il processo, Passalacqua ha fornito una ricostruzione dell’attacco, nonché degli eventi che lo hanno preceduto e seguito, anche se la sua versione non è stata coerente. Ha dichiarato di essersi avvicinato a Davide perché indossava una maglietta bianca, che ha scambiato per quella indossata da Alessandro Curto, un uomo di 31 anni che aveva scambiato messaggi con una ragazza di 17 anni per cui Passalacqua provava dei sentimenti. Per scoraggiare gli approcci di Curto, Passalacqua gli ha inviato un messaggio dicendo “ho una camicia bianca”. Quando ha visto Davide indossare una maglietta bianca, Passalacqua ha erroneamente pensato che fosse Curto e l’ha attaccato.
Passalacqua ha sostenuto di non avere un tirapugni, né di averlo usato durante l’attacco. Ha anche affermato di non aver capito che Davide aveva solo 20 anni, poiché l’ha visto solo per pochi secondi prima di colpirlo. Nonostante queste incongruenze, Passalacqua ha sostenuto di non avere avuto l’intenzione di uccidere Davide e di aver avuto paura dopo l’attacco, motivo per cui non ha verificato le condizioni di Davide.
Oltre a chiedere scusa alla famiglia di Davide, Passalacqua ha espresso preoccupazione per la ragazza di 17 anni e sua madre, sostenendo che lui e i suoi amici sono andati a prendere un cornetto invece di andare in ospedale perché erano ansiosi per il loro benessere.
L’incidente sottolinea il pericolo di agire impulsivamente e prendere la legge nelle proprie mani. Sebbene Passalacqua potesse credere di agire in difesa della giovane ragazza, le sue azioni hanno causato un grave danno a un’altra persona. È importante che le persone agiscano con prudenza e chiedano aiuto alle autorità legali quando si trovano di fronte a situazioni come questa, anziché agire autonomamente.