Genitori pagano per pulire la strada dopo la morte di Davide Pavan
TREVISO, 10 SETT 2023 – Il cuore della città di Treviso si è spezzato l’8 maggio 2022, quando il giovane Davide Pavan, 17 anni, è stato tragicamente ucciso da un automobilista ubriaco. Un evento che ha scosso la comunità e sollevato domande su come la giustizia debba affrontare tali tragedie.
Il colpevole di questa tragedia è Samuel Seno, un 31enne poliziotto in servizio presso la Questura di Treviso. La notte fatale, Seno stava tornando a casa dopo una partita di rugby, ma la sua decisione di mettersi alla guida in stato di ebbrezza avrebbe avuto conseguenze devastanti.
L’incidente ha avuto luogo quando l’auto di Seno ha invaso la corsia opposta, travolgendo lo scooter su cui viaggiava il giovane Davide Pavan. Purtroppo, non c’è stato scampo per il giovane, e la sua vita è stata spezzata prematuramente.
In seguito a questo tragico incidente, Samuel Seno ha patteggiato una pena di 3 anni e mezzo di reclusione, ma è il destino dei genitori di Davide a sollevare ulteriori preoccupazioni. Dopo la perdita del loro amato figlio, la famiglia Pavan si è trovata ad affrontare una fattura inaspettata di 183 euro per ripulire il luogo dell’incidente.
La ricevuta dettaglia le operazioni di pulizia come “bonifica dell’area con smaltimento dei rifiuti” e l’uso di sostanze “assorbenti per sversamento di liquidi”. Una situazione che ha fatto emergere la domanda su chi debba davvero sopportare il peso finanziario di tali tragedie.
Barbara Vedelago, la madre addolorata di Davide Pavan, ha espresso la sua indignazione sulla situazione attuale. Ha dichiarato al Corriere della Sera: “L’intero sistema non va, e la fattura per la bonifica è solo uno dei tanti episodi”. Ha anche criticato l’attuale normativa sull’omicidio stradale, sostenendo che “la legge è troppo morbida con chi causa un incidente”.
Le parole di Barbara Vedelago riflettono il crescente malcontento tra le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie in Italia. Ma, c’è una luce in fondo al tunnel. Un nuovo codice della strada è stato redatto e prevede un inasprimento delle pene per chi commette reati stradali. L’entrata in vigore di questa nuova legge è prevista entro la fine del 2023, offrendo speranza per un sistema di giustizia più equo per le vittime e le loro famiglie.
La madre di Davide Pavan ha anche condiviso un dettaglio sconcertante: ha ricevuto una raccomandata che informava la famiglia che il rottame dello scooter del figlio era stato dissequestrato e che dovevano andare a ritirarlo immediatamente, altrimenti sarebbero stati soggetti a una penale per ogni giorno di ritardo. Una situazione che ha solo aumentato il peso emotivo e finanziario sulla famiglia già colpita dalla tragedia.
Inoltre, la fidanzata di Davide Pavan è stata negata la possibilità di costituirsi parte civile. La legge attuale non lo consente, poiché non erano sposati e lei non è considerata una parente. Questo evento ha sollevato domande sulla giustizia familiare e sull’importanza di considerare le relazioni amorose nella definizione dei diritti legali.
Quando le è stato chiesto se avesse la forza di perdonare Samuel Seno, la madre di Davide ha risposto con compassione: “Forse, prima o poi, anche lui diventerà papà. In quel momento, guardando suo figlio, finalmente capirà cosa mi ha tolto. E allora sì, troverò la forza di perdonarlo”.
Questa tragica storia di perdita, dolore e giustizia incompleta mette in evidenza la necessità di una riforma più ampia del sistema giudiziario italiano per garantire che le vittime di incidenti stradali ricevano la giustizia e il supporto di cui hanno bisogno in momenti così difficili.