L’ambizioso progetto di demolizione di Palazzo Mangeruca a Crotone, affidato a LVS Srl e alle competenze dei suoi partner, rappresenta una pietra miliare nella lotta contro gli ecomostri
In un progetto epocale mirato alla tutela dell’ambiente e al ripristino della legalità, Crotone si appresta a compiere un passo significativo nei prossimi 48 ore: la demolizione di Palazzo Mangeruca, un ecomostro che deturpa la costa ionica crotonese da decenni. L’operazione di abbattimento, unica nel suo genere, si distinguerà per la sua tempestività, modernità e ingegneria avanzata, con una soluzione concepita e sviluppata in Calabria per liberare l’immobile dalle grinfie della ‘ndrangheta. Tale intervento non solo sarà straordinario, ma anche fortemente ecosostenibile, concepito per minimizzare l’impatto di detriti e polveri sull’ecosistema circostante, come dichiarato in una nota ufficiale.
L’implosione, tecnologicamente coordinata, è progettata per limitare i disagi alla circolazione lungo la Statale 106 adiacente. La demolizione controllata, affidata alla Società Impresa Lavori Stradali (LVS) Srl, un’azienda attiva in Calabria dal 1989 e punto di riferimento per le grandi opere pubbliche, sarà eseguita con la partecipazione di società partner esperte come Deam Ingegneria srl, Deton srl e Misiano Ingegneria srl, supportate da 40 maestranze specializzate, compresi sei fochini che avranno un ruolo chiave nell’innesco delle cariche.
La nota sottolinea che ogni fase dell’operazione sarà supportata da un parco mezzi imponente, composto da escavatori, autocarri, pale gommate e sistemi per abbattere le polveri, garantendo così una gestione efficace dei detriti e una pulizia accurata dell’area circostante.
Dopo aver abbattuto con successo ecomostri noti come l’ex zuccherificio di Chieti e Punta Perotti a Bari, oltre ai fabbricati a Pieve Emanuele (MI), l’attenzione ora è focalizzata sui 40.000 metri cubi di cemento armato di Palazzo Mangeruca, che crolleranno il 17 dicembre attraverso l’impiego di microcariche temporizzate contenenti 400 kg di esplosivo gelatinoso distribuito in 750 fori precedentemente praticati nella struttura.
L’operazione, oltre a essere spettacolare, sarà anche sicura grazie alle numerose precauzioni adottate da LVS. Una schermatura fonoassorbente sarà installata per proteggere la struttura commerciale vicina, mentre muri d’acqua con micro-cariche di esplosivo ridurranno le polveri. Reti contenitive sui diversi piani dell’edificio saranno inoltre utilizzate per contenere i frammenti di calcestruzzo generati dall’esplosione.
La sicurezza del vicino abitato di Torre Melissa è stata attentamente considerata, con la creazione di un pacchetto stradale composto da geotessile e sabbia per attenuare eventuali cadute di detriti lungo la SS 106 e l’installazione di sismografi nel centro urbano per monitorare eventuali movimenti alle strutture. Questo progetto non solo rappresenta una svolta nella lotta contro gli ecomostri, ma anche un esempio di innovazione e collaborazione nella gestione di interventi ambientali complessi.