Emergenza suicidi nei carceri italiani: 21enne detenuto si suicida nel carcere di Paola, 54esima vittima dell’anno, solleva critiche e appelli per azioni immediate
PAOLA (CS), 01 LUG 2024 – La casa circondariale di Paola è stata teatro di un’altra tragica perdita ieri sera, quando un giovane detenuto di appena 21 anni, originario della provincia di Salerno, ha deciso di porre fine alla propria vita impiccandosi nella doccia della sua cella. La vittima avrebbe completato la sua pena nel maggio del 2027, ma ha invece scelto di mettere fine ai suoi giorni prematuramente.
Con questo gesto, diventa il 54esimo detenuto a perdere la vita per suicidio dall’inizio dell’anno, un tragico conto che include anche cinque agenti penitenziari che si sono suicidati nello stesso periodo, l’ultimo dei quali ieri pomeriggio a Favignana.
Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha espresso profonda preoccupazione e frustrazione riguardo alla situazione critica delle carceri italiane: “Le carceri sono diventate luoghi di morte anziché di risocializzazione. È il contrario di ciò che la nostra Costituzione auspica, con una pena di fatto simile a una forma di condanna a morte, inflitta senza criterio e colpendo indiscriminatamente detenuti e operatori.“
De Fazio ha sottolineato anche il rischio per la Polizia penitenziaria di essere costretta a svolgere un ruolo che non le compete: “Ci troviamo a fare il lavoro dei necrofori, pur rispettando il loro ruolo, mentre dovremmo essere impegnati in compiti ben diversi. Troppo spesso, ci troviamo anche accusati di non aver evitato queste tragedie, quando invece la responsabilità dovrebbe essere attribuita a chi permette che questa situazione perduri senza agire con decisione.“
La situazione critica delle carceri italiane è evidente anche nei numeri: oltre 14.500 detenuti che superano la capienza massima delle strutture, mentre il personale della Polizia penitenziaria, già deficitario, continua a diminuire con 18.000 posti vacanti.
“Questa emergenza richiede azioni immediate e straordinarie”, ha dichiarato De Fazio, enfatizzando la necessità di convocare una riunione urgente del Consiglio dei Ministri per adottare misure concrete. “In questo contesto drammatico, dobbiamo essere pragmatici e non perdere tempo con vuote correzioni politiche“, ha concluso.
La morte del giovane detenuto di Paola solleva ancora una volta gravi interrogativi sulla gestione delle carceri italiane e sull’efficacia delle politiche di recupero e rieducazione dei detenuti. La pressante richiesta di interventi immediati da parte delle autorità è ora più che mai urgente.
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