Dirigenti ospedalieri indagati per falsa comunicazione dei posti letto COVID-19

Dirigenti ospedalieri di Catanzaro indagati dalla Guardia di Finanza
Dirigenti ospedalieri di Catanzaro indagati dalla Guardia di Finanza

La sospensione dei dirigenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro

Nella mattinata di oggi, 7 giugno 2023, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica locale, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro. Tale ordinanza dispone la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e da qualsiasi carica pubblica per un anno nei confronti di due dirigenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro. I dirigenti sono indagati per il reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Secondo quanto emerso durante la fase delle indagini preliminari, che richiederanno ulteriori accertamenti nel corso del processo e saranno oggetto di contraddittorio con la difesa, i suddetti individui, durante l’emergenza epidemiologica, avrebbero fornito informazioni non veritiere in due occasioni alla Regione Calabria riguardo al numero di posti letto COVID-19 attivabili in 48 ore nell’area medica del campus universitario di Germaneto e nel presidio “ex Villa Bianca” di Catanzaro. Tale numero, che rimase invariato fino alla fine dell’emergenza, sarebbe stato comunicato in modo errato.

Tali informazioni, successivamente trasmesse al Ministero della Salute e integrate con altri dati, costituivano il parametro di riferimento per l’assegnazione del “colore di rischio” alla regione, al fine di contenere la diffusione del virus.

Le indagini condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro, comprese verifiche sul campo e analisi documentali, hanno permesso di accertare che il numero di posti letto segnalato era superiore a quelli effettivamente disponibili entro i termini indicati. Questa situazione è stata causata dalla scarsa capacità di gestione e organizzazione da parte dei dirigenti indagati, che non erano in grado di realizzare effettivamente il numero di posti letto dichiarato entro il termine previsto, a causa di gravi carenze strutturali o di altre circostanze che non sono state specificate nel testo originale.

Le false comunicazioni riguardanti la disponibilità dei posti letto COVID-19 hanno avuto un impatto significativo sul sistema di valutazione del rischio e sulle decisioni adottate a livello regionale per contrastare la diffusione del virus. L’attribuzione di un “colore di rischio” basato su informazioni inattendibili ha potuto influenzare le strategie di prevenzione e di gestione dell’emergenza sanitaria.

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e la successiva sospensione dei dirigenti dall’esercizio di pubblici uffici rappresentano un importante passo verso la tutela dell’integrità e della trasparenza nelle istituzioni pubbliche. Rimane ora da attendere lo sviluppo delle indagini e il processo successivo per stabilire le responsabilità penali degli indagati.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di una gestione corretta e affidabile delle informazioni durante situazioni di emergenza, in particolare nel settore sanitario. La veridicità e l’accuratezza delle comunicazioni rivestono un ruolo cruciale nel garantire una risposta efficace e tempestiva alle crisi sanitarie, salvaguardando la salute e la sicurezza della popolazione.