Divieto di dimora per un imprenditore accusato di violenza sessuale nel cosentino

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Dipendente molestata durante trattativa per aumento salariale, datore di lavoro indagato sotto divieto di dimora a Castrovillari

CASTROVILLARI (CS), 28 GIU 2024 – Oggi, i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno eseguito una misura cautelare di divieto di dimora nel Comune di Castrovillari nei confronti di F.G.F., classe ’64, imprenditore nel settore parafarmaceutico, indagato per violenza sessuale. L’azione legale è scaturita dalla denuncia di una dipendente del suo esercizio commerciale, la quale ha raccontato di essere stata oggetto di gravi molestie mentre discuteva della propria posizione lavorativa.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, la vittima ha richiesto un incontro con l’imputato per discutere del proprio salario e delle condizioni di lavoro. Durante questa riunione, avvenuta in un ambiente privo di sistemi di videosorveglianza, l’uomo avrebbe fatto richieste inappropriatamente sessuali, chiedendo alla donna di spogliarsi parzialmente e palpeggiandola contro la sua volontà. In un momento successivo, avrebbe tentato di baciarla e di costringerla a contatto fisico non consensuale.

La Procura della Repubblica ha prontamente attivato le procedure previste per i casi di violenza di genere, ordinando l’analisi delle immagini e la raccolta delle testimonianze di altre persone presenti nell’esercizio commerciale. È emerso che vi è stato anche un tentativo di influenzare le dichiarazioni delle altre dipendenti, evidenziando la gravità delle accuse mosse contro l’imputato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta della Procura, emettendo il divieto di dimora nel Comune di Castrovillari per l’imputato, tutelando così la sicurezza della comunità locale e evitando il rischio di inquinamento delle prove. È importante sottolineare che, nonostante le misure cautelari, l’imputato è considerato innocente fino alla definitiva sentenza del tribunale.

Il processo investigativo continua, e ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi mesi, mentre la comunità locale riflette su come prevenire e affrontare simili situazioni in futuro.

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