La Calabria da oltre un secolo e mezzo fa i conti con un “virus” contro il quale sembrerebbe non esistono vaccini: la ‘ndrangheta.
Ecco la nota stampa di Don Ennio Stamile Referente regionale Libera Calabria
In questi giorni di preoccupazione per l’intera Europa oltre che per la Cina e per tante altre Nazioni, interessate dall’epidemia di coronavirus, la ‘ndrangheta non si ferma, colpendo duramente la Cooperativa Terre Grecaniche, che tra l’altro ha aderito con determinazione a La Libertà non ha Pizzo, campagna lanciata da Libera nata a Reggio Calabria circa 11 anni fa, che stiamo provando ad estendere su tutto il territorio calabrese.
Terre Grecaniche, oltre a produrre dei buoni vini, sperimenta da tempo un modello di impresa sociale che affonda le proprie radici nelle buone tradizioni dell’area, promuove e salvaguardia il territorio e le sue peculiarità. Insomma, una bella e coraggiosa realtà che fa onore a tutto il territorio reggino ed all’intera Calabria, che ora deve fare i conti con danni molto ingenti alle attrezzature che rischiano di metterla in ginocchio.
Come Libera Calabria, riteniamo che esprimere solidarietà alle imprese ed a tutti quelli che subiscono, intimidazioni, racket ed usura, significa assumersi la responsabilità della vicinanza, della denuncia e se occorre stimolare le Istituzioni ad ogni livello, ciascuno secondo le proprie competenze, a fare la loro parte.
Oltre alla repressione, alle indagini della Magistratura e delle forze dell’Ordine, che sull’intero territorio reggino stanno compiendo un lavoro davvero prezioso, occorre intervenire economicamente, onde sovvenire alle concrete esigenze lavorative delle realtà colpite da gravi ed ingenti danni come la Cooperativa Terre Grecaniche.
Ci siamo già attivati per chiedere un incontro con il Prefetto di Reggio Calabria ed a breve convocheremo una conferenza stampa anche per ringraziare pubblicamente la DDA reggina e le Forze dell’Ordine per avere condotto magistralmente l’operazione Eyfhemos che ha portato a ben 65 arresti tra consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, alcuni assessori ed un tecnico del Comune di Sant’Eufemia di Aspromonte, oltre al neo consigliere regionale Domenico Creazzo.
Ancora una volta è balzato evidente come la ‘ndrangheta, agisce in politica ormai diventata interesse elitario del potere mafioso in modo particolare della potente Cosca Alvaro su diversi comuni del comprensorio.