L’intervento dei Carabinieri ha impedito un grave crimine, proteggendo una donna minacciata dal proprio convivente armato di motosega, le indagini hanno portato all’arresto domiciliare del sospetto
CESSANITI (VV), 21 MAG 2024 – Un dramma potenziale è stato fortunosamente sventato grazie all’intervento rapido dei Carabinieri delle Stazioni di Filandari e Cessaniti. Una chiamata disperata giunta al centralino del 112 ha segnalato un pericoloso tentativo di omicidio perpetrato da un convivente nei confronti della propria donna, armato di motosega, all’interno di un’abitazione a Cessaniti.
La richiesta di soccorso, pervenuta in tarda serata, ha immediatamente mobilitato le forze dell’ordine. Giunti sul luogo in pochi istanti, i Carabinieri hanno superato una recinzione alta 3 metri, sorpresi nel vedere la donna in pericolo sul balcone di casa. Il suo aggressore, armato di motosega, la minacciava in modo violento, puntandole l’arma al petto e cercando di metterla in funzione.
L’intervento dei Carabinieri è stato decisivo: con una prontezza d’azione incredibile, i militari hanno prima sfondato la porta d’ingresso dell’appartamento e successivamente quella della camera che dava sul balcone, riuscendo a fermare l’aggressore prima che potesse consumare il suo gesto estremo.
L’azione, durata meno di sessanta secondi, è stata eseguita con estrema professionalità e nel rispetto delle procedure operative. I Carabinieri, pur equipaggiati di giubbotti antiproiettile, spray al peperoncino e strumenti per il controllo dell’ordine pubblico, sono riusciti a fermare l’aggressore senza ricorrere a mezzi coercitivi fisici, garantendo l’integrità fisica di tutti i presenti. Nessuno ha riportato ferite.
Questo episodio evidenzia ulteriormente il coraggio e la dedizione dei Carabinieri, pronti a rischiare la propria vita per proteggere i cittadini e assicurare la sicurezza pubblica.
Le indagini condotte dal Procuratore Camillo Falvo e dal suo sostituto hanno portato all’accoglimento delle prove raccolte e alla richiesta di arresto presentata al Giudice del Tribunale di Vibo Valentia. Quest’ultimo ha ordinato gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per l’indagato, ritenuto responsabile di tentato omicidio aggravato e di violenza e minacce a pubblico ufficiale.
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