Due arresti nel reggino per violenza e sequestro di persona

Carabinieri Reggio Calabria
Carabinieri Reggio Calabria

Marito geloso e sorella compiono un aggressione sulla moglie, la bloccano in auto e la costringono al sequestro

FIUMARA (RC), 30 GEN 2024 – La storia di una coppia in crisi ha raggiunto un tragico epilogo nella tranquilla località di Fiumara, dove un operatore socio sanitario di 46 anni, completamente accecato dalla gelosia, ha compiuto un atto di estrema violenza e sequestro contro la sua ormai ex compagna.

L’incidente si è verificato la sera del 19 gennaio quando l’uomo, supportato dalla sua sorella quarantatreenne, ha bloccato l’auto della vittima, che si stava dirigendo da sola a casa di un’amica. Dopo averla costretta a scendere dall’auto, i due aggressori hanno inflitto una serie di calci e pugni così violenti da causare la rottura di un dente e numerosi lividi ed ecchimosi alla donna.

Successivamente, privandola del suo telefono cellulare, i due l’hanno costretta a salire nel loro veicolo, trascinandola contro la sua volontà verso la casa coniugale. Solo grazie all’intervento tempestivo della figlia della vittima, presente nell’abitazione, la donna è riuscita a liberarsi. La giovane ha chiamato immediatamente il 112 e richiesto l’intervento dei Carabinieri di Villa San Giovanni.

La vicenda rivela il triste epilogo di un matrimonio lungo, ma ormai logorato dagli screzi e dalle violenze perpetrate dal marito, diventato il peggiore incubo della donna. Nel corso degli ultimi anni, la relazione era divenuta sempre più tossica, caratterizzata da aggressioni fisiche e verbali che hanno convinto la donna a prendere la difficile decisione di separarsi.

Le indagini sono state avviate tempestivamente dalla Stazione di Fiumara in stretta collaborazione con la Procura di Reggio Calabria. Gli investigatori hanno raccolto prove sufficienti per ottenere due misure cautelari dal Giudice per le Indagini Preliminari.

Attualmente, i due fratelli sono agli arresti domiciliari e dovranno rispondere dei gravi reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, ma la fondatezza delle accuse mosse a loro carico sarà valutata nel corso del successivo processo. La tragica vicenda mette in luce il percorso tormentato di una relazione che ha sfociato in un atto di violenza estrema, richiamando l’attenzione sulla necessità di affrontare e prevenire situazioni di abuso domestico.

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