Operazione Ortrhus: duro colpo alla cosca Iozzo-Chiefari, 17 arresti nel soveratese (VIDEO)

I Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, supportati dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori e da un elicottero dell’8° Nucleo Elicotteri, stanno attualmente eseguendo un’operazione di arresto di 17 individui affiliati e sostenitori della cosca di ‘ndrangheta nota come IOZZO-CHIEFARI. Questa organizzazione criminale ha radici principalmente nei comuni di Torre di Ruggero e Chiaravalle Centrale, nella provincia di Catanzaro.

Su richiesta del Procuratore Nicola Gratteri, la Direzione Distrettuale Antimafia locale ha ottenuto un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Catanzaro. Tra i vari reati contestati vi sono l’associazione mafiosa, l’associazione per il traffico di sostanze stupefacenti, l’omicidio, l’estorsione e il possesso illegale di armi. Le attività investigative sono iniziate al primo chiarore dell’alba.

Durante le perquisizioni, sono state rinvenute armi e un deposito di armi è stato scoperto presso un locale a Chiaravalle Centrale, appartenente a uno dei soggetti coinvolti nell’operazione. L’arsenale includeva diverse armi da fuoco, tra cui due kalashnikov, pistole e un rudimentale ordigno esplosivo. Le armi e l’ordigno sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine per essere sottoposti a perizia balistica.

L’operazione è stata denominata Ortrhus, facendo riferimento alla creatura mitologica a due teste presente nella mitologia greca. Tale denominazione richiama anche le due componenti familiari, secondo le accuse, che costituiscono la cosca “Iozzo-Chiefari” coinvolta negli arresti.

Oggi, alle 11:00, è stata tenuta una conferenza stampa presso la sede del Comando Legione Carabinieri di Catanzaro, situata in via Marafioti 19, per rendere noti tutti i dettagli dell'”Operazione Orthrus”.

Durante l’inchiesta è emerso anche un caso di duplice omicidio e un tentato omicidio. Il duplice omicidio risale al 27 aprile 2009 e ha coinvolto Giuliano Cortese, 48 anni, e la sua compagna Inna Abramovia, 35 anni, di nazionalità ucraina. L’agguato si è verificato di fronte a una scuola materna, dove la coppia aveva appena lasciato le loro due figlie piccole. Mentre si stavano allontanando a bordo dell’auto, sono stati affiancati da un’altra vettura dalla quale sono stati sparati numerosi colpi di pistola. (ECCO I NOMI DEGLI ARRESTATI).