Dal 2014 al 2023, l’Italia meridionale ha visto una fuga senza precedenti verso le regioni del Centro-nord, con oltre mezzo milione di residenti che hanno abbandonato il Sud in cerca di opportunità migliori
Nel corso dell’ultimo decennio, il Mezzogiorno italiano ha continuato a sperimentare una perdita costante di residenti nei confronti del Centro-nord, con un totale di 550.000 persone che hanno abbandonato la regione tra il 2014 e il 2023. Questo è quanto emerge dal recente report dell’Istat sulle migrazioni interne e internazionali della popolazione residente.
Le cifre rivelano un trend allarmante: circa 1,15 milioni di persone hanno lasciato il Mezzogiorno, mentre solo 600.000 si sono mossi nella direzione opposta. La regione più ambita resta il Nord-est, con un tasso migratorio medio annuo del +2,4 per mille nei due anni precedenti al 2023. In particolare, l’Emilia-Romagna spicca con un tasso migratorio interno netto del +3,6 per mille, evidenziando la sua attrattività.
Nel Nord-ovest, il tasso migratorio si attesta a +1,8 per mille, con la Lombardia che gioca un ruolo fondamentale contribuendo con un +2 per mille. Al contrario, il Centro registra un tasso migratorio inferiore (+0,6 per mille), mentre il Sud e le Isole mostrano segni negativi, con tassi rispettivamente del -3,5 e -2,7 per mille nel biennio 2022-2023.
Il Mezzogiorno, in particolare, soffre della mancanza di un numero sufficiente di iscrizioni a compensare le cancellazioni. Basilicata (-5,7 per mille), Calabria (-5,3 per mille), Molise (-4,4 per mille) e Campania (-4 per mille) sono tra le regioni più colpite da questa tendenza. La Campania rappresenta la regione con la più alta percentuale di cancellazioni (28,8% del totale), seguita da Sicilia (24,1%) e Puglia (18%).
Calabria si distingue per avere il tasso di emigrazione più alto rispetto alla popolazione residente, con quasi nove residenti su mille che si trasferiscono verso le regioni centro-settentrionali. Tassi superiori al sette per mille sono registrati anche in Basilicata e Molise.
A livello provinciale, Crotone ha il più alto tasso di emigrazione con 11,5 residenti su mille che si dirigono verso il Centro-nord. Al contrario, l’area metropolitana di Bologna è la più attrattiva per i migranti provenienti dal Mezzogiorno, con 6,7 residenti su mille che vi si trasferiscono.
Questi dati evidenziano una situazione preoccupante per il Mezzogiorno italiano, con una fuga di cervelli e risorse che rischia di compromettere ulteriormente lo sviluppo economico e sociale della regione.