Si chiamava Gabriele Greco il ragazzo che è morto senza un apparente motivo quando si trovava a casa di amici ad Aversa, nel casertano.
Un viaggio come tanti altri a casa di amici residenti in un’altra regione, ma che è finito in tragedia.
Gli inquirenti stanno indagando sulle cause del decesso del ventinovenne psicologo che durante la sera del 25 aprile aveva accusato un forte mal di testa e che è arrivato privo di vita all’Ospedale Moscati, di Aversa, alle prime ore dell’alba del 26 aprile.
Quella sera, il ragazzo aveva detto agli amici di non sentirsi bene e infatti aveva preferito andare a letto. Il giovane aveva detto anche alla mamma dell’amico ospitante del forte mal di testa quindi preoccupati dello stato di salute di Gabriele sono entrati in stanza trovandolo in condizioni gravissime.
Un amico, la mamma di quest’ultimo e un ragazzo originario di Mantova hanno quindi portato Gabriele in ospedale all’alba del giorno successivo, ma era purtroppo già privo di vita e i sanitari non hanno potuto far altro se non constatarne il suo decesso.
Sulle cause c’è un vero e proprio giallo. A quanto pare potrebbe essere morto a causa di un mix letale di droghe. Infatti, le forze dell’ordine hanno trovato nel cortile dell’ospedale un marsupio con dentro diversi ansiolitici. Sembrerebbe che a disfarsene sia stato il giovane mantovano.
I farmaci sono stati posti sotto sequestro e a breve ci sarà l’autopsia.
I genitori del ragazzo sono persone abbastanza note nel capoluogo cosentino. Il papà è Francesco Greco, noto e stimato cardiologo dirigente medico di II livello dal 2004 all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza con alta specialità in Emodinamica.
Il giovane Gabriele Greco era laureato in Psicologia all’Università di Enna e sarebbe dovuto rientrare a Cosenza dopo il ponte festivo.
La redazione di Calabria Magnifica porge le più sentite condoglianze alla famiglia Greco per la perdita così prematura del giovane Gabriele.
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