Escursionisti ritrovati dopo essersi persi a 1000 metri di quota, intervento congiunto del soccorso alpino Calabria e Basilicata
Nel cuore del suggestivo Parco Nazionale del Pollino, due escursionisti si sono recentemente ritrovati in una situazione difficile mentre percorrevano il sentiero che dalla maestosa Colle dell’Impiso conduce al suggestivo Piano di Gaudolino. A circa 1000 metri di quota, la perdita dell’orientamento ha messo in luce la sfida che può presentarsi anche per gli escursionisti più esperti in queste imponenti aree naturali.
Fortunatamente, grazie a una pronta risposta da parte dell’App “Georesq”, sviluppata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e promossa dal Club Alpino Italiano, con il supporto del Ministero del Turismo, i due escursionisti hanno potuto chiedere soccorso in modo tempestivo. L’allarme è stato immediatamente segnalato al Soccorso Alpino e Speleologico Calabria – Cnsas, che ha risposto prontamente inviando i propri tecnici della Stazione Alpina Pollino del Cnsas Calabria sul luogo indicato.
Fortunatamente, i due escursionisti sono stati trovati in buone condizioni di salute e sono stati accompagnati in sicurezza fino alle loro autovetture dai soccorritori. Non solo il team locale è intervenuto, ma anche i tecnici del Cnsas Basilicata hanno partecipato attivamente all’operazione di recupero.
In seguito a questo evento, il Cnsas Calabria ha sottolineato l’importanza di promuovere la consapevolezza della sicurezza in montagna tra tutti i frequentatori di queste magnifiche zone naturali. In particolare, si è sottolineata l’importanza di installare e utilizzare l’app Georesq, un servizio completamente gratuito offerto a tutti coloro che desiderano esplorare la bellezza della montagna in modo sicuro. Questa applicazione consente infatti l’invio di una richiesta di aiuto diretta alle Centrali Operative del Cnsas in caso di necessità.
Il caso di questi escursionisti fortunati sottolinea quanto sia cruciale l’utilizzo delle tecnologie disponibili per garantire la massima sicurezza durante le attività all’aperto, soprattutto in contesti naturali impegnativi come le zone montuose. L’esperienza ha dimostrato come l’applicazione di soluzioni tecnologiche mirate possa effettivamente fare la differenza tra una situazione di emergenza gestibile e una potenziale tragedia in montagna.