Arrestato il fratello di una vittima di omicidio per tentata estorsione ai danni di un notissimo avvocato, dopo un’indagine che ha rivelato minacce e incendi nel contesto di un conflitto familiare
Il 11 ottobre scorso, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha eseguito un’importante operazione, arrestando un soggetto accusato di tentata estorsione aggravata nei confronti di un avvocato di spicco del foro reggino. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ed è il risultato di un’indagine approfondita condotta dalla Squadra Mobile della Polizia.
Il soggetto arrestato è il fratello di una vittima di omicidio avvenuto nel maggio 2023 nel Rione Marconi di Reggio Calabria. L’omicidio, avvenuto a seguito di una sparatoria, ha scosso la comunità locale e ha evidenziato le tensioni all’interno di un contesto familiare complesso.
Secondo le indagini, l’arrestato avrebbe messo in atto una serie di azioni intimidatorie nei confronti dell’avvocato, culminate nell’incendio dell’autovettura del legale. L’obiettivo del presunto estorsore era costringere l’avvocato a rinunciare al mandato difensivo, sia penale che civile, in favore dell’esecutore dell’omicidio, che è anche cognato della vittima. Questo comportamento rivelerebbe la volontà dell’indagato di ottenere l’affidamento esclusivo dei figli dell’omicida, danneggiando così l’avvocato, il quale avrebbe perso il diritto al compenso per la sua attività professionale.
Nonostante le minacce e i tentativi di intimidazione, l’avvocato ha dimostrato una ferma determinazione nel mantenere il proprio incarico, rifiutando di piegarsi alle pressioni. Grazie a un’indagine meticolosa e al coordinamento della Procura della Repubblica, gli agenti della Polizia hanno ricostruito con precisione le dinamiche estorsive e identificato l’indagato come l’autore dell’incendio del veicolo.
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