Nella giornata di martedì 25 luglio, un’operazione congiunta del personale della Polizia di Stato di Reggio Calabria, in collaborazione con le autorità del Lussemburgo, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri. L’azione ha colpito una cellula di ‘ndrangheta operante nel piccolo centro di Mammola e con connessioni internazionali.
Dodici soggetti sono stati coinvolti nell’operazione, di cui otto sono stati posti in carcere e quattro agli arresti domiciliari, tutti indiziati di diversi reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, traffico di stupefacenti e violenza privata. Altri sette soggetti sono stati indagati, ma restano attualmente in stato di libertà.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile sotto la guida della Procura della Repubblica, hanno rivelato l’esistenza di una presunta cellula di ‘ndrangheta a Mammola, capace di controllare il territorio e di influenzare l’imprenditoria locale, in particolare il settore boschivo, tramite il ricorso a estorsioni. Le attività illecite del gruppo criminale includono anche il traffico di droga, una fonte di finanziamento per le loro operazioni.
Il capo locale della cellula è stato identificato come Rodolfo Scali, precedentemente coinvolto in altre inchieste antimafia. Ad affiancarlo nella gestione del sodalizio e nell’attuazione dei piani criminali vi erano Damiano Abbate, con il ruolo di Capo Società, e Isodoro Cosimo Callà, con il ruolo di Crimine. Altri membri del gruppo includono Nicodemo Deciso, Nicodemo Fiorenzi, Raffaele Romeo, Domenico Spanò e Ferdinando Cimino.
Le indagini hanno inoltre rivelato la proiezione internazionale della cellula, con legami nel Lussemburgo, dove alcuni degli indagati risiedevano stabilmente e sono stati arrestati. Il referente del gruppo nel Lussemburgo è stato identificato come Nicodemo Fiorenzi, il quale doveva riferire e concordare le decisioni con i vertici della locale di Mammola.
I reati contestati agli arrestati includono estorsioni a imprese operanti nel territorio di Mammola, tra cui una ditta esecutrice di lavori pubblici e una ditta appaltatrice per i lavori di messa in sicurezza della Scuola Media di Mammola. Inoltre, gli indagati hanno imposto il pagamento di somme non corrisposte per prestazioni lavorative e hanno estorto titolari di giostre durante la festa patronale di San Nicodemo.
Una figura di particolare rilievo tra gli arrestati è Francesco Antonio Staltari, a cui viene contestato il reato di tentato omicidio. Staltari avrebbe tentato di assassinare Antonio Pasqualino nel 2016 a Siderno, sparandogli a distanza ravvicinata. L’attentato sarebbe stato compiuto per vendicare l’aggressione subita dal figlio di Staltari, Mirko.
Inoltre, tra gli arrestati figura anche Domenico Sità, Sovrintendente della Polizia di Stato, attualmente in servizio presso il Commissariato di P.S. di Siderno. A lui viene contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, poiché avrebbe fornito informazioni riservate a membri della ‘ndrangheta in cambio di favori.
L’operazione di arresto sul territorio nazionale è stata supportata dalla S.I.SCO di Reggio Calabria, dai Reparti di Prevenzione Crimine, dalla Divisione Anticrimine e dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. Nel Lussemburgo, l’operazione è stata coordinata e supportata dall’Unità I-Can e dalla Divisione SIRENE del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia.
Questo importante intervento dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel combattere la criminalità organizzata, smantellando cellule mafiose e contrastando le attività illecite sia a livello nazionale che internazionale.
Misura cautelare in carcere:
- ABBATE Damiano, nato a Locri (RC) il 2.8.1963, per il reato di associazione mafiosa (Capo Società) ed estorsione;
- CALLÀ Isidoro Cosimo, nato a Mammola (RC) il 28.09.1958, per il reato di associazione mafiosa (Crimine) ed estorsione;
- CIMINO Ferdinando Vincenzo, nato a Cinquefrondi (RC) il 21.5.1991, domiciliato in Lussemburgo, per il reato di associazione mafiosa (partecipe), eporto e detenzione di armi;
- DECISO Nicodemo, nato a Mammola (RC) il 30.6.1969, per il reato di associazione mafiosa (Mastro di Giornata) ed estorsione;
- FIORENZI Nicodemo, nato a Mammola (RC) il 12.2.1960, per il reato di associazione mafiosa (referente per la locale di Mammola in Lussemburgo);
- ROMEO Raffaele, nato a Reggio Calabria il 27.11.1966, per il reato di associazione mafiosa (partecipe);
- SCALI Rodolfo, nato a Mammola (RC) il 14.8.1965, per il reato di associazione mafiosa (Capo Locale) ed estorsione;
- SPANÒ Domenico, nato a Locri (RC) in data 11.11.1968, per il reato di associazione mafiosa (partecipe) ed estorsione;
Misura cautelare degli arresti domiciliari:
- ABBATE Salvatore Nicodemo, nato a Locri (RC) il 14.7.1995, domiciliato in Lussemburgo, per il reato di estorsione;
- D’ALESSANDRA Enzo Fabrizio, nato a Genova il 21.01.1964, del reato di porto e detenzione di armi;
- SITÀ Domenico, nato a Mammola (RC) il 17.7.1974, del reato di concorso esterno in associazione mafiosa;
- STALTARI Francesco Antonio, nato a Mammola (RC) il 6.7.1963, tentato omicidio