Scandalo coinvolge l’ex rettore Quattrone, perquisizioni rivelano pratiche discutibili nell’utilizzo di attrezzature e pazienti per la ricerca scientifica
CATANZARO, 21 MAR 2024 – La mattina odierna è stata segnata da un’azione incisiva del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, che ha messo sotto la lente l’ex rettore dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, Aldo Quattrone. Una serie di perquisizioni è stata eseguita all’interno della sua residenza privata, degli uffici amministrativi dell’ex policlinico e del suo studio personale. Quest’ultima mossa è parte di un’indagine che vede Quattrone coinvolto in presunte pratiche di abuso d’ufficio. Durante le operazioni, telefoni cellulari e computer sono stati posti sotto sequestro, mentre documenti rilevanti sono stati acquisiti per ulteriori analisi.
Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, Quattrone avrebbe fatto uso improprio di apparecchiature appartenenti all’ex policlinico per scopi di ricerca scientifica, includendo nella sua sfera di attività pazienti provenienti dal suo studio privato. Questo presunto comportamento solleva interrogativi sulla correttezza delle pratiche professionali e sull’etica della ricerca nell’ambito dell’ateneo catanzarese.
Aldo Quattrone ha ricoperto l’incarico di rettore presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro fino al 31 ottobre 2017, ed è attualmente professore emerito nonché direttore del centro di Neuroscienze dell’ateneo. Questa vicenda getta una pesante ombra sul suo passato accademico e solleva interrogativi sulla condotta etica di chi è stato investito di responsabilità istituzionali e scientifiche. Resta da vedere quale sarà l’esito delle indagini e quale impatto avranno sul mondo accademico locale e sulla reputazione dell’istituzione.
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