Una grande iniziativa di sensibilizzazione e di partecipazione per costruire insieme l’agroalimentare e il sistema ambientale del futuro. E’ l’obiettivo della mobilitazione organizzata dalla Fai Cisl nazionale e che in Calabria vedrà confluire a Catanzaro da tutte le province i delegati e i lavoratori del settore agro-alimentare e forestale, per una iniziativa dal titolo “Insieme per la Calabria” che si terrà sabato 28 ottobre alle 10 in piazza Prefettura, nel corso della quale interverranno il segretario generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia, il segretario generale Usr-Cisl Calabria Paolo Tramonti e il segretario generale della Fai Cisl Luigi Sbarra. La mobilitazione, che prevede un sit-in e presidio di lavoratori e delegati, punta a chiedere più tutele per chi perde l’impiego; meno tasse sul lavoro e buste paga più pesanti; riduzione di età e contributi per il diritto alla pensione; il rafforzamento degli ammortizzatori sociali; favorire i giovani e il ricambio generazionale; innalzare le retribuzioni dei contratti occasionali; dare piena attuazione alla legge contro il caporalato; sblocco dei contratti, in particolare quello dei lavoratori idraulico forestali e rilanciare le infrastrutture e la logistica agroalimentare in Calabria.
Con la mobilitazione la Fai Cisl di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia chiede attenzione e investimenti per l’area centrale della Calabria, che è strategica per la crescita dell’intero territorio regionale. Un tema centrale è quello della realizzazione della diga sul Melito. Un’opera irrinunciabile, secondo la Fai Cisl di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, che potrà consentire di portare acqua a migliaia di calabresi, risolvendo le difficoltà di approvvigionamento idrico di Catanzaro, Lamezia Terme e dei comuni limitrofi, ma consentendo anche di alimentare le tantissime imprese agricole del territorio che rappresentano il motore principale della nostra economia. Per questo chiediamo con forza che il rifinanziamento dell’opera venga inserito nella legge di stabilità in discussione al Parlamento, affinché la diga diventi finalmente realtà dopo decenni, con positive ricadute economiche ed occupazionali. Inoltre è necessaria a nostro avviso l’istituzione della Zes per sostenere e far decollare l’economia agricola, agroalimentare, del settore ittico e ambientale del nostro territorio. L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento dei giovani nel circuito lavorativo, e ciò può avvenire attraverso la modifica del sistema pensionistico, ma soprattutto attraverso la promozione di una forestazione produttiva che consenta di trasformare in economia sostenibile le risorse del territorio, il contrasto al dissesto idrogeologico e la realizzazione di investimenti in opere infrastrutturali capaci di dare impulso decisivo all’economia agricola e agroalimentare calabrese”.
Realizzare un piano nazionale di contrasto al dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio che faccia leva sul lavoro forestale della bonifica e sorveglianza idraulica, valorizzare ruolo e funzioni consorzi di bonifica e uffici territoriali della biodiversità, dignità e rispetto dei diritti dei lavoratori, varo di una legge nazionale di riordino, rilancio e sviluppo del patrimonio forestale e ambientale italiano. Questi sono temi su cui è necessario il contributo e il sostegno di tutti, imprenditori, istituzioni, associazioni e politica a tutti i livelli, per spronare la politica nazionale, regionale e locale a dare risposte ai tanti lavoratori, ma soprattutto ai tanti giovani disoccupati che dopo aver studiato purtroppo devono andar via dalla nostra regione perché non trovano lavoro.