La denuncia dell’Istat scuote il Paese
L’Italia è attanagliata da una crisi economica sempre più pervasiva, un’increspatura che ha colpito duramente le famiglie calabresi. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), la soglia di povertà assoluta in questa regione è salita a livelli preoccupanti, segnalando un’impennata significativa rispetto alla media nazionale. Nel 2021, una coppia senza figli veniva considerata in povertà assoluta con un reddito mensile di 907,25 euro. Questa soglia è aumentata nel 2022 a 1.001,83 euro al mese. Nel frattempo, per una famiglia composta da tre persone, la soglia di povertà è stata fissata a 1.813,23 euro al mese.
Le organizzazioni a difesa dei cittadini sono allarmate, sottolineando che le misure di sostegno al reddito, sinora adottate, si sono dimostrate del tutto inadeguate a contrastare efficacemente il dilagare della povertà. Secondo loro, il quadro allarmante non può essere attribuito solo agli impatti economici della pandemia, ma deriva anche dalla mancanza di un salario minimo e dalle inefficaci politiche di contrasto alla povertà attuate dai precedenti governi. Questo stato di cose, sostengono, sta generando una schiavitù moderna, costringendo le persone ad accettare condizioni di lavoro precarie e sottopagate.
L’impennata dei prezzi delle bollette, l’inflazione galoppante e il costante aumento dei prezzi dei carburanti hanno ulteriormente eroso i redditi delle famiglie, riducendo il loro potere d’acquisto. Questa situazione sta spingendo un numero crescente di cittadini verso il baratro della povertà, rendendo sempre più difficile far fronte alle spese quotidiane. In questa ottica, le organizzazioni a tutela dei consumatori sottolineano l’urgenza di interventi immediati da parte del governo. È necessario fermare l’escalation dei prezzi al dettaglio e delle tariffe, e adottare misure straordinarie per mitigare la grave emergenza economica che attanaglia il paese.
Le parole del Codacons sono categoriche e allarmanti, descrivendo la Calabria immersa in una recessione che sembra non concedere tregua, nonostante gli sforzi compiuti con le misure di sostegno al reddito introdotte negli ultimi anni, le quali si sono dimostrate completamente inefficaci di fronte alla scala e all’entità del problema. L’allarme è scattato, e l’intera nazione deve fare fronte a questa crisi economica in modo tempestivo e deciso per evitare che sempre più famiglie finiscano nelle spire della povertà.