Ferragosto 2023: divieti in crescita, falò in declino

Falò, divieti per Ferragosto
Falò, divieti per Ferragosto

Un Ferragosto “divietoso”: niente falò e alcol in giro, arriva la mazzata delle multe

Mentre l’estate del 2023 ha già segnato i record di aumento dei prezzi e i portafogli dei vacanzieri sembrano lamentarsi più di un cantante in stonatura, si avvicina inesorabile il Ferragosto. Questa celebrazione, che segna la fine delle ferie estive per i lavoratori e dei pisolini in classe per gli studenti, sembra non riuscire a sfuggire alla tendenza dei divieti. Quest’anno, i Comuni stanno spingendo sull’acceleratore delle ordinanze per mantenere il territorio pulito e privo di sconsideratezze.

Dal Nord al Sud, la mappa dei divieti è diventata più intricata di un labirinto, con multe che minacciano di trasformare un sorriso in un gemito finanziario. A Palermo, la mente di ferro del sindaco Lagalla ha decretato che il parco della Favorita, che normalmente è il regno delle coperte a quadretti e dei cestini da picnic, sarà off-limits dall’una di notte del 13 agosto fino alle sette dell’infuocato 16 agosto. I palermitani dovranno accontentarsi di sognare le stelle cadenti dal loro balcone.

Mentre a Cefalù, i cercatori di refrigerio troveranno le bottiglie di alcolici inaccessibili come un deserto in ora di punta. E proprio come la sabbia calda sotto i piedi nudi, il tocco del vetro è bandito dalle aree pubbliche. Se il tuo sogno era di brindare al tramonto, meglio scegliere la versione in lattina o plastica. Carini, un comune che spera di conservare il suo nome non solo sulla mappa, ma anche nel cuore dei turisti, si unisce al coro del “no” alle bottiglie di vetro.

A Gaeta, paradossalmente sulla costa laziale, si sta alzando un nuovo inno al “Niente da fare!” Il tradizionale tuffo di mezzanotte è un ricordo lontano, insieme alla speranza di una cenetta a lume di stelle. La balneazione, il bivacco e persino la pesca sono vietati, come se il mare avesse deciso di scioperare proprio nel giorno più affollato dell’anno.

A Catanzaro, sembra che il vecchio detto “bruciare i ponti” stia subendo una rielaborazione creativa. Ora, invece di ponti, è la vegetazione secca a finire sotto la lente dei divieti. I mezzi a motore caldi sono fuori dalla lista degli ospiti graditi su questo terreno ormai proibito. Nei giorni dal 12 al 15 agosto, nelle aree di verde pubblico, non sarà possibile: accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese, accendere fuochi d’artificio o innalzare lanterne. Nel frattempo, a Olbia, si sta svolgendo una vera e propria gara a chi svuota le bottiglie più rapidamente. Alle 18 del 14 agosto, le bottiglie di vetro, plastica, lattine e tetra brik devono essere sgomberate e lasciate tristi come gli ombrelloni abbandonati dopo un rovescio di pioggia.

Il falò di Ferragosto si spegne

Ma la vera vittima di quest’anno è il falò. L’elemento fondamentale delle serate sulla spiaggia sembra essere andato in pensione, sostituito da un “stop” che potrebbe far piangere perfino un lupo di mare. Palermo, ancora una volta, mette una candela sulla tomba dei fornelli accesi, mentre a Carini non solo vietano la legna, ma la multa per accendere un fuoco potrebbe far diventare una barriera corallina di debiti.

Gaeta e Catanzaro ci stanno dando il calcio d’inizio a un’autentica “partita dei divieti”, dove fare fuochi, usare attrezzature infiammabili o fumare sono tanto fuori luogo quanto una mimosa a dicembre. Gli italiani si stanno preparando per un Ferragosto all’insegna del rispetto delle regole, ma chissà, forse tra divieti e multe, riusciranno comunque a scaldare i loro cuori e a brindare all’estate.