Operazione anti-corruzione: arresti e misure cautelari durante la pandemia
Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, sono stati arrestati diversi funzionari pubblici della Prefettura di Ravenna e dell’Azienda Sanitaria Locale (Ausl Romagna), nell’ambito di un’operazione che ha portato all’adozione di 34 misure cautelari. Tra gli arrestati figura un ex funzionario dell’Agenzia delle Dogane.
Secondo le accuse della Procura di Forlì, l’ex funzionario avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Ausl Romagna per la fornitura di dispositivi di protezione, nonostante l’assenza di competenze specifiche nel settore, lucrando così sulla crisi pandemica del 2020.
L’inchiesta ha coinvolto anche esponenti del mondo imprenditoriale locale, tra cui individui con trascorsi istituzionali e persone legate a interessi economici che contrastano con la trasparenza e la legalità della pubblica amministrazione.
Le misure cautelari sono state eseguite anche all’estero, in paesi come Belgio e Germania. Questa operazione segna un importante passo avanti in un’indagine avviata nel gennaio 2020, focalizzata su un sodalizio straniero coinvolto nel traffico di stupefacenti.
Le indagini hanno confermato il coinvolgimento di un imprenditore locale con precedenti penali in traffici internazionali di droga, collaborando con un gruppo criminale di origine albanese. Il politico ha utilizzato le sue conoscenze acquisite durante il mandato per ottenere supporto da diverse istituzioni pubbliche, favorendo così i suoi interessi.
In particolare, l’imprenditore ha sfruttato connessioni criminali per ottenere finanziamenti da reinvestire in attività legali, mentre l’ex parlamentare ha utilizzato il proprio incarico per favorire i propri interessi all’interno delle amministrazioni pubbliche. È stato confermato che il soggetto ha ottenuto un appalto significativo dall’Ausl Romagna, nonostante l’assenza di competenze necessarie.
Le indagini hanno anche rivelato rapporti di corruzione tra l’ex funzionario e membri delle forze dell’ordine, un funzionario della Prefettura e dirigenti dell’Agenzia delle Dogane.
Due eventi chiave hanno contribuito alle prove raccolte: l’arresto, nell’estate del 2020, di due soci di un’impresa di autotrasporto con un carico di cocaina e le perquisizioni effettuate nel 2021 presso sedi di operatori economici e istituzioni pubbliche.
L’indagine ha inoltre esaminato i flussi finanziari emersi durante le investigazioni.
L’operazione è stata condotta grazie al coordinamento della Procura della Repubblica di Forlì e della Procura Distrettuale Antimafia di Bologna, in collaborazione con le forze dell’ordine belghe e tedesche.