Furti di veicoli ed estorsioni a Cosenza: tre misure cautelari

carabinieri cosenza
carabinieri cosenza

Eseguite tre misure cautelari nei confronti di tre indagati, accusati di far parte di un’organizzazione criminale dedita al furto di veicoli e al successivo ricatto per la restituzione

Un nuovo capitolo nelle indagini contro il crimine organizzato a Cosenza è stato scritto ieri, quando i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Due di loro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre il terzo è stato obbligato a presentarsi periodicamente presso la polizia giudiziaria. I tre sono accusati di aver partecipato a tentate attività estorsive legate al fenomeno del “cavallo di ritorno” (il ricatto per la restituzione di veicoli rubati), con reati commessi tra Cosenza e Mendicino.

Le indagini, che fanno seguito a un’operazione di maggiore portata realizzata tra ottobre e novembre 2024, sono state condotte dalla Sezione Operativa dei Carabinieri di Cosenza, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica. L’inchiesta ha portato all’arresto di cinque persone accusate di far parte di un’organizzazione criminale strutturata, dedita a furti di veicoli e successivi ricatti per la restituzione degli stessi, attraverso richieste di denaro alle vittime. Questo gruppo, radicato in una zona ad alta densità criminale della città di Cosenza, operava in modo sistematico e con un’accurata divisione dei ruoli. Le attività criminali sono partite nel 2023, e l’organizzazione si è avvalsa di un modus operandi collaudato: dalla selezione dei veicoli da rubare alla custodia degli stessi in luoghi di stoccaggio, per poi richiedere denaro alle vittime in cambio della restituzione dei mezzi rubati.

Le indagini, nonostante la serietà delle accuse, hanno confermato che alcune delle estorsioni programmate non si sono concretizzate. Le vittime, infatti, hanno rifiutato fermamente le richieste di pagamento da parte dei criminali, evitando così che le attività estorsive potessero andare a buon fine.

Il fenomeno dei furti di veicoli e delle estorsioni ad essi legate ha assunto proporzioni preoccupanti, con una crescente attività di ricettazione e traffico illecito di mezzi rubati. Il gruppo criminale indagato agiva in modo seriale, con un’organizzazione che aveva messo in piedi una vera e propria filiera illecita: dal furto alla rivendita dei veicoli, passando per la richiesta di riscatto. La recente operazione dei Carabinieri e le misure cautelari eseguite segnano un importante passo avanti nella lotta contro questo fenomeno, che continua a rappresentare una delle principali sfide per la sicurezza nella provincia di Cosenza.

L’inchiesta è ancora in corso, e le forze dell’ordine non escludono ulteriori sviluppi, con l’obiettivo di smantellare definitivamente l’organizzazione criminale. I tre indagati, che sono ancora considerati presunti innocenti in attesa di un definitivo accertamento di colpevolezza, dovranno rispondere delle accuse a loro carico nelle prossime fasi del procedimento.

LEGGI ANCHE: Furti d’auto a Reggio Calabria: denunciato un 54enne