Emergenza critica nei servizi postali della Calabria: pacchi accumulati e grave carenza di personale mettono a rischio l’integrità del recapito regionale
La situazione nel settore postale della Calabria desta forte preoccupazione da parte del Sindacato Lavoratori Postali SLP CISL, insieme alla CISL Calabria, a causa di una grave carenza di personale che minaccia la tenuta dei servizi di recapito nella regione.
Il Segretario Generale della CISL calabrese, Tonino Russo, e il Segretario Regionale del SLP CISL Calabria, Bruna Breveglieri, hanno sottolineato le difficoltà operative dovute a un insufficiente numero di lavoratori in servizio in una nota congiunta. Le continue uscite di personale, non adeguatamente sostituite da nuove assunzioni, insieme al mancato rinnovo dei contratti dei lavoratori a tempo determinato nel Centro di Smistamento di Lamezia Terme, responsabile dello smistamento di tutta la posta e dei pacchi in transito nell’intera Calabria, stanno mettendo a rischio i servizi postali regionali. Ciò si traduce in un disservizio per i cittadini calabresi che, nonostante i pagamenti effettuati, vedono compromessa la regolare erogazione del servizio.
Secondo i sindacalisti, la problematica non è di natura temporanea ma strutturale, poiché il dimensionamento del Centro di Smistamento dimostra di non essere sufficiente a sostenere l’operatività richiesta.
Il mancato rinnovo contrattuale di alcuni lavoratori precari a termine presso il Centro di Smistamento di Lamezia Terme, scaduti il 31 gennaio 2024, ha causato, secondo Russo e Breveglieri, un accumulo massiccio di posta e pacchi non elaborati in soli quattro giorni dal 1° febbraio. Nonostante gli sforzi dei dipendenti, questa situazione rischia di far collassare l’intero sistema di recapito in Calabria.
Nell’appello urgente, i rappresentanti sindacali auspicano che l’azienda intervenga tempestivamente per risolvere la crisi, attivando un numero adeguato di Politiche Attive per garantire un presidio sufficiente dei servizi e risolvere le problematiche segnalate. Tale intervento è necessario per garantire dignità sia ai lavoratori che agli utenti, i cittadini calabresi.
Russo e Breveglieri concludono, esprimendo la speranza che si ponga fine a una situazione che rischia di emarginare sempre di più la Calabria, privandola dei diritti e degli investimenti che altrove vengono destinati o elusi da qualsiasi programmazione economica.
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