Esiste veramente un terzo Bronzo di Riace?
Il giornalista Antonino Monteleone, con un servizio andato in onda durante a trasmissione televisiva Le Iene, ha riaperto il caso del cosiddetto “terzo bronzo di Riace“.
Gli altri due famosi Bronzi, databili al V secolo A.C., ritrovati il 16 agosto 1972 nel mare di Riace, sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il terzo bronzo si ipotizza sia esistito, ma nessuna televisione ne ha parlato finora.
Il servizio di Monteleone si interessa di due aspetti: chi ha realmente scoperto i reperti e se alcuni di essi furono rubati.
Il ritrovamento dei bronzi nel 1972 e il giallo di chi li trovò per primo
La versione ufficiale è che un sub romano Stefano Mariottini il 17 agosto 1972 presentò una denuncia alla Sopraintendenza di Reggio Calabria, presso Giuseppe Foti, in cui si faceva riferimento a un ritrovamento di reperti archeologici in data 16 agosto.
Il giornalista propone un’altra versione dei fatti: all’epoca, quattro ragazzini, tra i 12 e i 16 anni, Giuseppe Sgrò, Domenico Campagna e i due fratelli Cosimo e Antonio Alì, avrebbero fatto la scoperta prima di Mariottini, molto più adulto di loro, che invece si attribuì il ritrovamento, affermando che i ragazzi avrebbero visto le statue dopo di lui.
Il dettaglio è importante in quanto Mariottini ricevette 125 milioni di lire per la scoperta.
I quattro ragazzi, ormai adulti, hanno anche tentato la via giudiziaria ma, il giudice ha dato ragione a Mariottini.
Esiste un terzo bronzo?
Il giallo più importante riguarda un presunto furto di reperti che la Sovraintendenza non recuperò mai.
Giuseppe Braghò, autore di un libro sul ritrovamento dei Bronzi di Riace, che ha fatto presente che nella denuncia presentata da Mariottini, archeologo per passione, erano descritti uno scudo, un elmo e una statua con le braccia aperte e che si parlava non di due statue ma di “un gruppo di statue”.
È vero, come raccontano ancora oggi, che c’erano delle persone che stavano provando a portar via qualcosa dal fondo del mare di molto pesante tanto da fondere il motore di un’imbarcazione? (Le Iene)
Il giornalista ha tentato di intervistare Mariottini, ma il sub romano si è rifiutato. Addirittura, alcune persone vicine a lui hanno aggredito Monteleone, minacciandolo di morte.
Monteleone conclude il servizio augurandosi che venga fatta chiarezza sulla intera vicenda, per ricostruire la realtà dei fatti accaduti nel 1972
Per vedere il servizio, questo è il link della trasmissione de Le Iene.
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bronzi-riace-scoperta-rubato-qualcosa_524052.shtml
Annamaria Gnisci