Scoperta una sala slot clandestina a Rosarno, sequestrando attrezzature illegali e denunciando il proprietario, a Gioia Tauro e Melicucco, cinque persone sono state deferite per gestione illecita di rifiuti industriali e discariche abusive
Negli ultimi giorni, la Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro ha avviato una serie di controlli mirati alle attività commerciali e produttive nei comuni della Piana di Gioia Tauro. L’obiettivo di queste operazioni è garantire il rispetto della normativa ambientale e il corretto svolgimento delle attività economiche soggette a licenza.
Le ispezioni hanno portato alla luce gravi irregolarità. A Rosarno, un settantenne è stato denunciato per aver allestito una sala scommesse abusiva all’interno di un locale di sua proprietà. Nonostante l’assenza di insegne, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio centro scommesse, dotato di diverse slot machine, tutte prive di autorizzazione. Il proprietario è stato sanzionato sia penalmente che amministrativamente, e l’attrezzatura è stata sottoposta a sequestro.
In altri interventi a Gioia Tauro e Melicucco, cinque individui sono stati denunciati per violazioni della normativa ambientale. In uno dei controlli, i Carabinieri hanno scoperto due meccanici che smaltivano abusivamente rifiuti industriali, come oli esausti e lubrificanti, danneggiando gravemente l’ambiente. In un secondo intervento, è stato sequestrato un cumulo di rifiuti in un impianto di demolizione, dove si è verificata una fuoriuscita di oli contaminanti, compromettendo il suolo circostante.
In un’area adiacente all’impianto, estesa circa 600 metri quadrati, è stata identificata una discarica abusiva di veicoli dismessi e materiali metallici, tra cui un’auto rubata. Anche questa area, gestita senza le necessarie autorizzazioni, è stata sottoposta a sequestro. Successivi controlli hanno dimostrato che i gestori non disponevano dei formulari necessari per il corretto smaltimento delle acque reflue e degli oli esausti.
Infine, è stato deferito il gestore di una lavanderia che scaricava acque reflue senza autorizzazione nell’ambiente. Queste operazioni sono parte di una più ampia azione della Legione Carabinieri Calabria, mirata a prevenire e contrastare le violazioni della normativa ambientale e a tutelare il libero mercato.
Si precisa che i deferimenti sono attualmente oggetto di indagini preliminari e che le valutazioni definitive saranno effettuate in sede processuale.
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