La decisione della quinta commissione del CSM
La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha deciso di riconfermare Giovanni Bombardieri come procuratore capo della procura di Reggio Calabria, nonostante la presenza di un altro valido candidato, Raffaele Seccia, attuale sostituto procuratore generale della Cassazione.
La commissione, composta sia da consiglieri togati che laici, si è divisa nella votazione, con quattro voti per Bombardieri e due per Seccia. La scelta è giunta dopo la scadenza del termine indicato nell’ultima sentenza del Consiglio di Stato, che aveva fornito indicazioni su cosa il CSM avrebbe dovuto valutare per prendere la decisione più adatta.
Questa è la terza volta che la quinta commissione sceglie Bombardieri come procuratore capo di Reggio Calabria, dopo che precedentemente aveva ricoperto il ruolo di procuratore aggiunto di Catanzaro. Bombardieri ha ancora tre anni per completare il mandato che gli era stato affidato dal precedente Plenum, presieduto all’epoca dall’avvocato e deputato del Partito Democratico David Ermini.
Ora, spetta al Plenum del CSM valutare la proposta di delibera della quinta commissione. In particolare, a fine aprile, la commissione aveva discusso sulla possibilità di ascoltare l’ex procuratore aggiunto Luca Palamara, con il quale Bombardieri aveva avuto più di una conversazione su Whatsapp. Le conversazioni riguardavano i rapporti tra Bombardieri e Gratteri, l’inchiesta della procura di Locri su Mimmo Lucano e le presunte indagini della procura di Catanzaro su alcuni magistrati in servizio nel Distretto giudiziario di Reggio Calabria. Tuttavia, il consigliere togato indipendente Andrea Mirenda non ha trovato sostegno dagli altri membri della commissione riguardo a questa eventualità.
Nonostante la divisione di opinioni tra i membri della commissione, la scelta di riconfermare Giovanni Bombardieri come procuratore capo di Reggio Calabria dimostra che i suoi risultati e la sua esperienza sono stati considerati migliori rispetto a quelli del suo concorrente Seccia. In ogni caso, spetta ora al Plenum del CSM prendere la decisione finale sulla nomina del nuovo procuratore capo.