Nella mattinata del 2 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno effettuato un’operazione mirata al controllo delle norme a tutela dell’ambiente e alla verifica delle leggi sulla detenzione di armi e individuato il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, costituiti da oli minerali e filtri oli motore esausti.
L’operazione, coordinata con più perquisizioni locali nel centro abitato girifalcese, è stata supportata dal personale specializzato del Nucleo Operativo Ecologico (N.O.E.) di Catanzaro e di una Unità cinofila dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria di Vibo Valentia.
Le perquisizioni hanno avuto luogo presso gli impianti di una ditta che si occupa di estrazione e lavorazione di materiali inerti per uso edile. Gli operatori hanno controllato gli ambienti dell’azienda e setacciato l’opera sotto il profilo delle norme a tutela dell’ambiente. Il personale del N.O.E. ha individuato il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, costituiti da oli minerali e filtri oli motore esausti, in un locale dell’azienda. Il titolare dell’azienda è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per la gestione inappropriata dei rifiuti speciali pericolosi. Inoltre, i Carabinieri hanno constatato che l’azienda non ha compilato il previsto registro di carico e scarico dei rifiuti speciali pericolosi e non ha effettuato l’analisi semestrale delle acque reflue degli impianti, sanzionandola con 2066 e 3000 euro di multa.
Durante la perquisizione delle strutture produttive, è stato trovato in un autocarro della ditta un fucile Cal.20 di fabbricazione sovietica. Inoltre, nel frigorifero in disuso dell’autorimessa sono state trovate una trentina di cartucce Cal.20 inesplose. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare la provenienza delle armi e le eventuali responsabilità penali del titolare dell’azienda.
Parallelamente alle attività di perquisizione presso l’azienda, i Carabinieri hanno effettuato perquisizioni anche nell’abitato di Girifalco. Durante queste operazioni, sono stati deferiti in stato di libertà un padre e un figlio, entrambi residenti in Girifalco, per il possesso illegale di armi da fuoco. Il padre è stato trovato in possesso di quattro cartucce Cal.20, mentre il figlio ne aveva venti calibro Cal.308, in eccedenza rispetto a quelle legalmente detenute. Entrambi sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per la detenzione illegale di armi.
In Italia, il possesso e l’uso di armi sono disciplinati da una legge che mira a garantire la sicurezza dei cittadini e a prevenire il crimine. La legge prevede la detenzione di armi da parte di persone autorizzate, che devono seguire rigide norme di sicurezza e di conservazione delle armi. Tuttavia, purtroppo, il possesso illegale di armi da parte di persone non autorizzate rappresenta ancora un grave problema in Italia, e costituisce una minaccia per la sicurezza dei cittadini.
Inoltre, il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi rappresenta un altro grave problema ambientale, in quanto può causare gravi danni alla salute umana e all’ambiente. È importante che le aziende rispettino le norme a tutela dell’ambiente e che vengano effettuati controlli rigorosi per prevenire il depistaggio di rifiuti pericolosi.
Le forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri, hanno il compito di verificare il rispetto delle leggi e di garantire la sicurezza dei cittadini. In questo caso, l’operazione condotta dai Carabinieri di Girifalco ha permesso di individuare e sanzionare il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e il possesso illegale di armi da fuoco, contribuendo alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei cittadini.
In generale, è importante che tutti i cittadini rispettino le leggi e le norme a tutela dell’ambiente, e che collaborino con le autorità per prevenire il crimine e garantire la sicurezza.