“…tu i soldi li hai perché prendi la pensione e quindi me li devi consegnare altrimenti ti ammazzo con questo coltello e mi bevo il tuo sangue…”. Queste le parole con cui Naser Abdelouahed, marocchino cl.77, minacciava un suo connazionale al fine di farsi consegnare i pochi soldi che l’uomo aveva con sé. Una sera come tante, in un bar di Gizzeria, che si stava per trasformare in una tragedia. Di fronte al rifiuto di consegnare il denaro, il Naser si fa violento ed estrae un coltello dalla tasca del giubbotto.
La vittima non fa in tempo a scappare. Viene attinta da alcune coltellate, alla mano ed al braccio, mentre il suo aggressore continua ad urlargli contro “dammi il denaro… che ti sto ammazzando”. Fortunatamente le grida di vittima e aggressore attirano l’attenzione di due avventori che riescono ad evitare il peggio costringendo il Naser ad allontanarsi. Ma lui non è soddisfatto e attende per strada la sua vittima. Lo colpisce con calci e pugni e gli lancia un mattone in pieno volto per poi darsi alla fuga dileguandosi a piedi per le vie del paese. Trauma cranico – facciale con frattura della piramide nasale e varie ferite lacero contuse localizzate sulla regione zigomatica destra e sul dorso della mano sinistra, questo il referto dell’ospedale a seguito dell’aggressione, mentre i Carabinieri di Gizzeria si mettono alla sua ricerca, rintracciandolo poco dopo.
Mentre i militari lo identificano per deferirlo continua a dimenarsi: “Se non mi togliete le mani di dosso brucio tutta Gizzeria”. Nei giorni immediatamente successivi il Naser, però, rintraccia la sua vittima e la minaccia: “Adesso vai subito dai Carabinieri e ritira la querela….altrimenti se la scorsa volta ti sei salvato adesso ti ammazzo…”. Episodio anche questo documentato dai Carabinieri. Il Tribunale di Lamezia Terme ha quindi emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione, lesioni personali e tentata violenza privata.