La Guardia di Finanza sigla un accordo di collaborazione con l’EPPO per promuovere la formazione e combattere il crimine economico
Nella solenne cornice della Sala “San Matteo” presso la Caserma Piave di Roma, si è svolta una significativa cerimonia durante la quale il Comandante Generale della Guardia di Finanza, il Generale d’Armata Andrea De Gennaro, e il Procuratore Capo Europeo, Laura Codruta Kövesi, hanno siglato un Accordo di Lavoro di straordinaria importanza. Questo accordo mira a sviluppare attività formative di alto livello presso la Scuola di Polizia Economico-Finanziaria di Ostia, sotto l’egida del prestigioso progetto EPPO Academy.
Il protocollo appena firmato rappresenta una tappa fondamentale nel consolidamento e nell’espansione dei già solidi rapporti di collaborazione tra il Corpo della Guardia di Finanza e l’European Public Prosecutor’s Office (EPPO). Esso fornisce una cornice chiara e ben definita per l’avvio di iniziative di “capacity building” su tematiche di grande rilevanza, finalizzate a beneficiare magistrati e funzionari di polizia provenienti dai Paesi membri dell’Unione Europea e dalla stessa Procura Europea. In questo contesto, la Guardia di Finanza rappresenta un partner privilegiato e un modello di riferimento sempre più riconosciuto.
Nella mattinata precedente, presso la Scuola del Corpo, il Comandante Seconda, Generale d’Armata Sebastiano Galdino, e il Procuratore Capo Europeo avevano inaugurato i lavori della Riunione Plenaria dei Procuratori Europei Delegati. Questo importante evento ha visto la partecipazione di numerosi frequentatori dell’istituto e personale impiegato in indagini delegate da EPPO.
Il workshop tenutosi in questa occasione ha affrontato tematiche di grande interesse per la Procura Europea, coinvolgendo anche relatori della Guardia di Finanza. Questi esperti hanno fornito preziose contribuzioni su questioni specifiche, tra cui le frodi al bilancio dell’Unione Europea e il sistema di prevenzione antiriciclaggio volto a tutelare gli interessi finanziari europei.
L’istituzione dell’EPPO rappresenta senza dubbio un passo epocale nella lotta contro l’indebito utilizzo delle risorse pubbliche comunitarie. In virtù delle sue competenze di polizia economica e finanziaria finalizzate a proteggere il bilancio nazionale ed europeo, la Guardia di Finanza è l’interlocutore naturale dei Procuratori Delegati. Sin dall’inizio, tra queste due istituzioni è stato sviluppato un rapporto di collaborazione estremamente efficace.
Questo impegno congiunto si è tradotto in risultati tangibili, evidenziati dalle numerose indagini condotte a partire dal 1° giugno 2021, data in cui l’EPPO è diventata operativa. Più di 450 procedimenti penali delegati hanno portato all’incriminazione di oltre 400 persone, di cui ben 100 sono state arrestate, in relazione a comportamenti criminali che hanno danneggiato gli interessi finanziari dell’Unione Europea. Questi comportamenti hanno comportato l’indebita percezione o richiesta di contributi per oltre 70 milioni di euro e l’evasione di IVA per un importo di circa 530 milioni. Inoltre, grazie all’applicazione di misure cautelari reali, sono stati effettuati sequestri patrimoniali per un valore di circa 75 milioni di euro.
In conclusione, questa collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’EPPO rappresenta un esempio tangibile di impegno nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e nella lotta contro il crimine economico a livello transnazionale. L’accordo appena siglato promette di portare a ulteriori progressi nella promozione della legalità e della giustizia nell’ambito economico e finanziario in Europa.
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