il 2 ottobre, presso la Stazione Carabinieri di Catanzaro Santa Maria era stato denunciato il furto di un’autovettura e così i militari, come previsto in questi casi, si erano subito messi alla ricerca di quel veicolo, convinti di poter ritrovare, almeno in parte, un’auto che, in ragione del suo esiguo valore economico, sarebbe stata sicuramente utilizzata quale vero e proprio “contenitore” di pezzi di ricambio.
Tale convinzione si tramutava in realtà quando, la scorsa sera, in via Basilicata, l’auto oggetto di furto veniva ritrovata “cannibalizzata”.
A questo punto non restava altro da fare che tentare di ritrovare i pezzi che, per caratteristiche, potessero essere coincidenti con quelli asportati dal veicolo rubato.
L’occasione si é subito presentata poiché, durante un servizio di pattuglia, gli stessi carabinieri della stazione di Cz S.Maria, coadiuvati da quelli di Catanzaro Lido, all’esito di un controllo alla circolazione stradale in viale Isonzo, sono stati attirati da un’auto che appariva vistosamente artefatta.
Una volta fermata l’auto, i militari si sono insospettiti per il comportamento del conducente il quale, chiaramente agitato, non riusciva a dare spiegazioni al personale dell’Arma che lo incalzava per conoscere la provenienza di numerosi parti dell’auto che non coincidevano con il modello di quest’ultima.
I sospetti degli operanti trovavano poco dopo riscontro quando, una volta contattato il proprietario della vettura rubata, quest’ultimo riconosceva senza ombra di dubbio i pezzi della propria autovettura rimontati sul veicolo fermato.
Per il giovane fermato, appena 20enne privo di patente e alla guida di un veicolo senza assicurazione, é scattata una denuncia per ricettazione e la sua auto è stata posta sotto sequestro.