La ‘ndrina dei Fiarè è una delle organizzazioni criminali più attive e pericolose del sud Italia, operante nel comune di San Gregorio d’Ippona in provincia di Vibo Valentia. La cosca è stata riconosciuta dal punto di vista giudiziario solo nel 2013, grazie alla sentenza del processo Rima che ha accertato la sua autorità mafiosa al pari dei Mancuso di cui sono alleati.
La storia di questa ‘ndrina risale agli anni ’70, quando scoppiò la faida di San Gregorio d’Ippona contro la famiglia Fortuna, meglio conosciuti come i Pummadoru. Negli anni ’80, il capo della cosca Giuseppe Gasparro, soprannominato Pinu u gattu, venne ucciso e al suo posto subentrò Saverio Razionale. Quest’ultimo, nel 2005, si trasferì a Roma dove replicò la sua rete criminale del suo paese d’origine. Nel 2011, venne condannato per associazione mafiosa a 4 anni e 6 mesi di carcere.
La ‘ndrina dei Fiarè si è fatta notare anche per il suo coinvolgimento in diverse attività illecite, tra cui il traffico di droga, l’usura, l’estorsione, il riciclaggio e lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Nel 2005, l’operazione di polizia Rima coordinata dalla DDA di Catanzaro ha coinvolto anche l’ex sindaco e ex vicesindaco di San Gregorio d’Ippona Filippo Ruggiero e Vincenzo Soldano.
Il potere di condizionamento della ‘ndrina dei Fiarè nei confronti dell’ente locale è stato evidente anche nel 2007, quando il consiglio comunale di San Gregorio d’Ippona è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Secondo la relazione ministeriale, la cosca dei Fiarè ha giocato un ruolo determinante per le consultazioni elettorali del 2005 e dopo le elezioni ha esercitato il suo potere di condizionamento.
Nel corso degli anni, la ‘ndrina dei Fiarè si è espansa anche in altre regioni, come la Lombardia e la Campania. Nel 2014, la DIA ha sequestrato a Roma esercizi commerciali, beni immobili e società edili riconducibili ai Fiarè-Razionale-Gasparro. Nel 2017, si è conclusa l’operazione Stammer che ha portato all’arresto di 54 persone accusate di associazione a delinquere, tra cui presunti affiliati dei Mancuso di Limbadi, dei Fiarè di San Gregorio d’Ippona, dei Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto e un gruppo di San Calogero. Il traffico internazionale di stupefacenti coinvolgeva anche il Regno Unito, con il sequestro del più grande carico di cocaina, 8 tonnellate, mai eseseguito in Italia. L’operazione Stammer ha messo in luce la vastità della rete criminale dei Fiarè e la loro capacità di estendere la loro influenza in diverse regioni italiane.
Nel 2021, Bartolomeo Arena, collaboratore di giustizia, ha fornito importanti informazioni sulle attività della ‘ndrina di San Gregorio d’Ippona nel corso del maxiprocesso Rinascita-Scott. Secondo Arena, dopo l’omicidio di Giuseppe Gasparro, ucciso nel 1981 da Francesco Fortuna, detto Ciccio Pomodoro, a prendere il comando sono stati Rosario Fiarè, i Vinci e Saverio Razionale. I Fiarè nel Vibonese sono quasi al livello dei Mancuso e sono particolarmente legati ai Mancuso di Limbadi.
Gli elementi di spicco della ‘ndrina
La ‘ndrina dei Fiarè ha diversi esponenti di spicco, tra cui il capo Rosario Fiarè, di 63 anni, e Saverio Razionale, che nel 1995 subì un attentato voluto da Giuseppe Mancuso, detto Mbrogghja, e che nel 2019 venne nuovamente arrestato nell’ambito dell’operazione Rinascita-Scott. Anche Gregorio Gasparro, fratello di Giuseppe, è un membro apicale della ‘ndrina di San Gregorio d’Ippona.
In conclusione, la ‘ndrina dei Fiarè è un’organizzazione criminale molto attiva e pericolosa che ha esteso la sua influenza in diverse regioni italiane. Il riconoscimento giudiziario della sua esistenza solo nel 2013 dimostra la complessità della lotta alla criminalità organizzata e la necessità di un impegno costante per contrastare queste organizzazioni e garantire la legalità e la giustizia nel nostro Paese.