LAMEZIA TERME (CZ), 12 OTT 2018 – Massimo Conforti, ispettore del Comando dei Vigili del Fuoco di Catanzaro e coordinatore giornaliero delle ricerche, racconta ai giornalisti come si è arrivati al ritrovamento del piccolo Nicolò: “Abbiamo stilato una mappatura dell’area e su questa abbiamo individuato i punti di ricerca, andando poi nel profondo con i mezzi di movimento terra, in sinergia di lavoro con la Protezione civile e alcune ditte private di movimento terra che si sono unite a noi. L’escavatore più grosso che stava operando nel letto del fiume ha individuato, sotto un cumulo di detriti di circa un metro e mezzo, una sagoma, che poi è risultata quella del povero Nicolò”.
Anche Franco Di Leo, della Protezione civile di Vibo Valentia, ringrazia le ditte che hanno messo a disposizione i propri mezzi e i volontari. E aggiunge: “La scelta del nostro dirigente, Carlo Tanzi, che ha preferito continuare le ricerche nonostante i giorni già trascorsi ha dato i suoi frutti”